Urbino, 7 ottobre 2024 – Lo sguardo femminile nel giornalismo. Ma non solo. La dodicesima edizione del Festival di giornalismo culturale si è chiusa ieri al Palazzo Ducale di Urbino: tre giorni per indagare la situazione della donna nell’editoria, soprattutto nei ruoli apicali. Annunciato già il tema dell’edizione 2025, la numero 13, che tratterà un altro argomento centrale e molto sentito dalle nuove generazioni, “Lo sguardo ecologico“. Il rapporto quindi tra natura e cultura, in parte già analizzato alcuni anni fa. Soddisfatti i direttori del Festival Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini che con lungimiranza avevano già invitato la vincitrice del Premio Strega 2024 con L’età fragile Donatella Di Pietrantonio prima che uscisse la cinquina finalista, garantendo il sold out nella mattinata del sabato.
"Sono state giornate faticose ma ricche, è sempre bello incontrare persone e stare con loro per discutere e confrontarsi. La partecipazione è stata molto forte e si è sentito – il commento di Mazzoli e Zanchini – Tante voci diverse per farci capire il ruolo delle donne nel mondo del lavoro, non solo nel giornalismo". Oltre che di informazione, si è parlato anche di cinema e delle donne protagoniste, analizzate ieri con Susanna Nicchiarelli, regista di film “femminili“ come Nico, 1988 (2017), Miss Marx (2020) e Chiara (2022).
Molto apprezzato il panel “Le donne nel cinema e nelle serie tv“, alla presenza di Pedro Armocida, Chiara Checcaglini e Anna Fiaccarini.
Il focus si è poi spostato su arte e architettura con Francesca Cappelletti, Costantino d’Orazio, Ilaria Miarelli Mariani e Raffaella Morselli. A fine mattinata il direttore della Galleria Nazionale delle Marche Luigi Gallo è salito sul palco per un confronto con Benedetta Craveri. "Nei miei libri – ha raccontato la critica letteraria, scrittrice e saggista – mi sono occupata soprattutto delle donne del ‘700 francese perché quelle donne mi si sono imposte. Spesso sono delle grandissime scrittrici che hanno dettato legge. Il femminismo è stata l’ultima grande rivoluzione culturale che abbiamo avuto. Il fatto che in molti campi le donne siano in ritardo dipende dal fatto che le ragazze non hanno avuto l’opportunità di studiare o siano state dissuase dal farlo". Da lì si è parlato di donne scienziate con Ilaria Iacoviello, Roberta Villa e la lectio di Michela Mattioli. A chiudere l’edizione numero 12 l’analisi della figura e del ruolo delle direttrici ed editrici insieme a Marianna Aprile, Rosanna Cappelli, Giordano Bruno Guerri, Piero Sorrentino.
Il Festival di giornalismo culturale di Urbino è organizzato dal 2013 dall’Istituto per la formazione al giornalismo urbinate e dall’Università di Urbino in collaborazione con la Galleria Nazionale delle Marche e con il patrocinio della Regione Marche.