Pesaro, lunedì 8 marzo 2021 - Pur resistendo da mesi, assediati da tanti positivi ai confini, anche la provincia di Pesaro-Urbino alla fine ha ceduto: siamo in zona rossa. Il primo annuncio è del sindaco Ricci in consilio comunale, in attesa dell'ordinanza della Regione Marche: da mercoledì 10 a domenica 14 marzo spostamenti solo per lavoro, motivi di salute e comprovata necessità, didattica a distanza per le scuole di ogni ordine e grado, aperti bar e ristoranti dalle 5 alle 18 solo per la vendita con asporto di cibi e bevande, e dalle 18 alle 22 solo per trattorie e ristoranti. La provincia di Pesaro-Urbino si aggiunge quindi ad Ancona e Macerata. Sempre da mercoledì anche Fermo sarà zona rossa.
Aggiornamento Firmata l'ordinanza: stretta sulle regole
Covid oggi, bollettino 8 marzo. Dati e contagi nelle Marche - Variante sudafricana, allerta nelle Marche
Si richiude tutto dunque, esattamente come un anno fa, per bloccare il cammino del virus che fino al 23 febbraio sembrava incanalato verso una lenta, ma sicura discesa nella nostra provincia. Poi la curva ha ricominciato a salire spinta dalla maggiore contagiosità della variante inglese dilagata nell’anconetano e l’1 marzo il numero dei nuovi contagi aveva già superato il numero dei guariti. Per giustificare il rosso, i numeri, aggiornati a ieri: la provincia di Pesaro e Urbino ha raggiunto ieri la quota di 237 positivi ogni 100mila abitanti, calcolati sulla media settimanale: una cifra troppo vicina al limite dei 250 (sempre ogni 100mila) che decreta, in base ai parametri stabiliti dal Ministero della Sanità, il passaggio automatico in zona rossa.
Il nostro livello di rischio è salito al 39esimo posto tra le province italiane, quando venerdì scorso eravamo al 53esimo. Intanto lo stress ospedaliero si è fatto preoccupante visto che Marche Nord è chiamato ad accogliere anche i pazienti dell’anconetano e del maceratese, che occupano ormai 17 dei 30 posti di terapia intensiva occupati da malati Covid. E sono raddoppiate le richieste di tamponi in una sola settimana solo per il Distretto di Pesaro. L’unica soluzione possibile, in questa situazione, è interrompere la catena dei contagi: si chiude.
Zona rossa: le regole
Zona rossa: aperte farmacie, edicole, alimentari
Aperte soltanto le attività che vendono generi alimentari e di prima necessità: supermercati, piccoli negozi di alimenti di vario tipo, edicole, tabaccai, farmacie, parafarmacie, lavanderie, tintorie, benzinai e pompe funebri. Si abbassa, invece, la saracinesca per tutte quelle attività considerate non essenziali, come ad esempio negozi di abbigliamento e scarpe.
Zona rossa: chiusi parrucchieri, barbieri e centri estetici
Erano rimasti aperti in zona arancione, ed erano stati graziati anche in zona arancione scuro, sebbene con lo spostamento tra Comuni vietato, non era possibile raggiungere un salone fuori dal proprio Comune. Ma in zona rossa arriva lo stop alle attività inerenti ai servizi per la persona, come i saloni di barbieri e parrucchieri. Stop anche ai centri estetici. Restano chiusi teatri, cinema e musei (come, del resto, già previsto nella zona arancione scura).
Zona rossa: niente seconde case
In zona rossa è vietato spostarsi verso le seconde case (le cosiddette abitazioni non principali), perché non rientra nei soli motivi autorizzati di lavoro, salute e urgenza. Questo è consentito infatti soltanto nelle zone gialle o arancioni e soltanto in abitazioni disabitate con il proprio nucleo familiare, non con amici o parenti. Si può, invece, sempre rientrare nella propria residenza, domicilio o abitazione.
Zona rossa: bar e ristoranti chiusi
Restano in vigore le stesse indicazioni valide per la zona arancione e la zona arancione scuro: attività chiuse, concessi soltanto l’asporto e le consegne a domicilio. In tutte le zone (prevede il Dpcm) è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto. Si può ritirare l’asporto nei ristoranti fino alle 22, mentre la consegna a domicilio è attiva a tutte le ore. Asporto nei bar solo fino alle 18.
Zona rossa: attività motoria
Tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva sono sospesi, così come gli eventi, le gare e gli sport di contatto. Le attività sportive sono possibili solo all’aperto e in forma individuale, rispettando la distana di un metro fra persone e nei pressi di casa. Chiusi centri natatori, centri benessere, centri termali, palestre e piscine anche se all’aperto.
Zona rossa: visite a parenti e amici
Nelle zone rosse non è possibile muoversi all’interno del proprio Comune, salvo comprovate necessità di salute o lavoro. Vietati anche gli spostamenti trta Comuni limitrofi (così come in zona arancione scuro). Non è più consentito spostarsi per far visita a parenti o amici (e non è prevista alcuna deroga come previsto nel famoso Dpcm di Natale). Nel nuovo provvedimento del governo viene prolungato anche il veto alla possibilità di muoversi tra regioni diverse.
Zona rossa: scuola
Sulla base delle attuali considerazioni del Cts, in zona rossa restano chiuse tutte le scuole di ogni ordine e grado. In questo caso, niente lezioni in presenza neanche per i Servizi educativi 0-3 anni e per le Scuole dell’Infanzia che, invece, erano previste in zona arancione e zona arancione scura. L’unica deroga è per lo svolgimento di laboratori, e inoltre potranno continuare a frequentare le scuole in presenza i ragazzi con disabilità o bisogni speciali. Chiuse le università.
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