Zona Cesarini: una maledizione. La Vis Pesaro cade a Rimini al 93’

Dopo aver sfiorato il vantaggio con Di Paola (11° legno stagionale) arriva il gol decisivo di Ubaldi in chiusura

Zona Cesarini: una maledizione. La Vis Pesaro cade a Rimini al 93’

Zona Cesarini: una maledizione. La Vis Pesaro cade a Rimini al 93’

Rimini

1

Vis Pesaro

0

(4-3-3): Colombi; Tofanari, Pietrangeli, Gorelli, Semeraro; Lepri (23’ st Megelaitis), Sala, Garetto (23’ st Delcarro); Lamesta, Morra (44’ st Ubaldi), Capanni (35’ st Cernigoi). All. Troise. A disp. Colombo, Quacquarelli, Oddi, Satalino.

VIS PESARO (3-5-2): Neri F.; Rossoni, Zagnoni, Neri G.M.; Mattioli, Rossetti, Obi (1’ st Valdifiori), Di Paola, Peixoto (29’ st Da Pozzo); Karlsson (45’ st Mamona), Molina (17’ st Nicastro). All. Stellone. A disp. Mariani, Polverino, Nina, Pecile, Ceccacci, Loru, Foresta, Iervolino, Giorgini, Gulli, Kemayou.

Arbitro: Diop di Treviglio.

Rete: 48’ st Ubaldi.

Note - Spettatori 3.752 (327 tifosi vissini), incasso 22.803 euro; ammoniti Obi, Molina, Zagnoni, Ubldi, Pietrangeli, Semeraro; angoli 1-2; recupero 1’ + 5’.

Allenatore nuovo, storia vecchia. La maledizione della zona Cesarini continua a perseguitare la Vis: è l’ottava volta che Pesaro perde punti nei minuti finali. A Rimini i biancorossi escono sconfitti al 93’ dopo aver sfiorato la vittoria. La punizione di Di Paola si infrange sul palo interno, il colpo di testa di Ubaldi centra l’angolino. Al Romeo Neri, dove la Vis non vince dal ’92, la serie nera si allunga. Si allunga quella in campionato (un punto in 8 gare). E soprattutto si allunga la classifica in coda, dove si muovono un po’ tutti, grazie anche ai punti regalati dalle squadre che contro la Vis avevano giocato alla morte. Non basta neanche giocar bene, aver fatto a lungo la partita, aver silenziato le temibili punte di casa.

Grande atmosfera da derby. Nel primo tempo la Vis di Stellone occupa bene gli spazi giocando corta: difesa alta, reparti sempre in pressione, meno campo da coprire sui palloni conquistati. Così si arriva con più facilità a concludere, anche se le soluzioni non sono sempre ottimali. Il Rimini fatica a innescare Lamesta e di conseguenza a raggiungere bomber Morra. Molina, toccato sull’anticipo da Gorelli, reclama un rigore al 4’; non sarebbe stato scandaloso. Obi offre una gran palla di prima a Peixoto, il cui diagonale finisce a lato. Alla mezzora Di Paola atterrato al limite, sul vantaggio Molina spara alto. Poi Karlsson murato da Semeraro e un sinistro masticato da Rossetti su una deliziosa giocata di Obi. Mentre sulla Vis aggressiva cominciano a gravare le ammonizioni, il Rimini accentua la pressione e va a un passo dal gol: legnata di Capanni dai 25 metri e traversa piena dopo il tocco di Filippo Neri.

Nella ripresa il Rimini ci prova soprattutto con i tiri dalla distanza di Lamesta, ma non si vedono vere palle gol. La grande occasione, dopo che Delcarro ha rischiato il rosso per una gomitata a G.M. Neri, capita invece nel finale su una punizione guadagnata da Karlsson, ma il destro terrificante di Di Paola incoccia il legno (11° stagionale). Scocca il recupero e si compie il destino: Mattioli perde un pallone sulla fascia (probabilmente subendo fallo) con la squadra in uscita, Semeraro crossa a centro area e Ubaldi (scavalcato Zagnoni) può incornare indisturbato. Nulla di più crudele, per una squadra a cui stavolta nulla si può rimproverare.