Zanotti, questione di ore . E’ in arrivo il contratto

Sacripanti chiude così un altro tassello importante nel reparto lunghi. Ora però va risolto il problema del play: si rigiocherà la carta Foreman?.

Zanotti, questione di ore . E’ in arrivo il contratto

Zanotti, questione di ore . E’ in arrivo il contratto

Contratto inviato a Simone Zanotti e si attende solamente la firma. Che potrebbe arrivare oggi. Pino Sacripanti chiude un altro tassello importante, nel reparto lunghi, per la prossima stagione. Il cemento, le fondamenta. Zanotti, atleta che il pubblico pesarese conosce bene, è un giocatore che può andare a coprire il ruolo di pivot (2 metri e 8) ma che è anche dotato di un bel tiro dall’arco. Giocatore esperto, con 4 presenze in nazionale, che conosce bene Pesaro e la società. Un usato sicuro. La società sembra ora concentrata soprattutto a risolvere i problemi dentro l’area dei tre secondi perché nel mirino ora ha messo anche Vildera che ha contribuito non poco a riportare nella massima serie Trieste.

Questo perché Pino Sacripanti è convinto che a fare la differenza saranno soprattutto i piccoli per cui sarà interessante capire, alla fine quanti soldi resteranno per ingaggiare un play o un’ala piccola americani, quelli che faranno veramente fare il salto di qualità alla formazione biancorossa. Va detto che nel reparto delle guardie la società ha messo nel mirino anche Filloy, altro ex biancorosso. Un giocatore di grande esperienza, un veteranno di scuola argentina, di quelli da campo di battaglia perché il campionato di A2 è molto duro ed anche molto lungo visto che vi partecipano 20 squadre. Anche l’ingaggio di Filloy appare molto vicino: Sacripanti si sta insomma muovendo con decisione e velocità all’interno di un mercato che non è affatto facile.

C’è un punto di non poco conto e cioè l’ingaggio del play americano: gli americani sono notoriamente come dei jukebox e cioè butta dentro i soldi e scegli la canzone. Uno come Foreman messo in un campionato di A2, appare devastante anche se il play ex nazionale Usa è un personaggio ‘difficile’. Accade questo contro Cremona: minuto e dalla panchina dicono: "Foreman ti stanno tenendo bene con raddoppi e lungo in aiuto. Passa la palla ai compagni e limita gli uno contro uno". Risposta del play: "A me non mi ferma nemmeno Michael Jordan...". Questo il panorama anche se di sbruffonate del genere se ne sono sentite anche da giocatori italiani di ben più basso spessore tecnico. Ma gli americani bravi sono tutti così dalla notte dei tempi: dei gran problemi sotto il profilo della gestione. Ma Foreman è un giocatore che in A2 è un’arma letale. Ammesso mai che accetti anche se il problema è sempre quello: solo una sporca questione di soldi.

m.g.