REDAZIONE PESARO

Wildi e l’ultimo autoritratto: il pittore ricordato dopo 50 anni

Domani conferenza a Palazzo. Gradari con Luigi Benelli,. Cristina Ortolani, Grazia Calegari. e Magda Guidi.

Domani conferenza a Palazzo. Gradari con Luigi Benelli,. Cristina Ortolani, Grazia Calegari. e Magda Guidi.

Domani conferenza a Palazzo. Gradari con Luigi Benelli,. Cristina Ortolani, Grazia Calegari. e Magda Guidi.

A cinquant’anni dalla morte Achille Wildi sarà ricordato a Pesaro domani sera nel salone “A. Pallerini“ di Palazzo Gradari, in una conversazione per immagini con inizio alle 17,30 e dal titolo “Achille Wildi. L’ultimo autoritratto“. Il giornalista Luigi Benelli coordinerà la serata, e la conversazione vedrà alternarsi la ricercatrice Cristina Ortolani, la storica dell’arte Grazia Calegari e la disegnatrice, autrice di corti animati Magda Guidi che ripercorreranno vita e opere dell’artista pesarese grazie alle immagini – composte da dipinti, fotografie, illustrazioni – della collezione Elio Giuliani.

Nato nel 1902, il pittore e ceramista Wildi scomparve nel 1975 sparandosi un colpo di pistola nella sua piccola e affascinante casa-studio di via Cassi, lo ritrovarono il 21 marzo, morto da circa un mese, l’arma ancora in pugno, amici e parenti da tempo non ne avevano notizie. E’ un pezzo del nostro Novecento pittorico in particolare e artistico in generale, complesso, inquieto ed irrequieto, di quel Novecento che ci manca tanto come lente per capire la nostra anima cittadina.

Ufficialmente è ricordato soprattutto per la serie di tavole “Pesaro ‘900“ Wildi fu anche ottimo ceramista – allievo prediletto di Ferruccio Mengaroni – lasciando accanto alla ceramica e ai dipinti un ricco patrimonio di straordinari disegni relativamente poco noti, tra cui la serie inedita di Appuntamento a Santa Barbara realizzata a illustrazione dell’omonimo diario di viaggio in America, ma mai data alle stampe, oggi uno dei pezzi più significativi della collezione Giuliani.

Una “graphic novel“ in anticipo di decenni sui tempi canonici. I "rossi" dei suoi cieli sullo sfondo dei ragazzi del popolo che giocano per strada e non ti vedono e il fruscio delle ali dei piccioni attraverso piazza del Popolo, sciamanti sul passaggio della processione di San Terenzio, non sono roba per un giorno, escono dalle sue tele già vestiti e guarniti per l’eternità, pur mascherati dietro l’allegria dei colori che quasi ingannando danno solo l’idea della festa. La conversazione di domani sera è patrocinata dall’assessorato alla cultura del Comune di Pesaro. Ingresso libero fino a esaurimento posti; info: https://cristinaortolanistudio.it/achille-wildi-1902-1975-un-ricordo-a-cinquantanni-dalla-morte/

f. b.