
E’ stato inaugurato ieri mattina il Punto unico di accesso socio-sanitario (Pua) di Mondavio, allestito nei locali del Distretto sanitario di via Roma. Il Pua funge da punto di ascolto dei bisogni, fornisce informazioni e, soprattutto, attiva i servizi sociali e sanitari, che spesso si intersecano tra loro, rivolti, in primis, ad anziani non autosufficienti e a persone con disabilità, in merito, ad esempio, agli assegni di cura, all’assistenza domiciliare, ai contributi per la disabilità gravissima, e all’inserimento in strutture residenziali o diurne, come Rsa residenze protette e Cser.
Al taglio del nastro hanno partecipato, accanto al sindaco Mirco Zenobi, la dirigente dell’Ambito Territoriale Sociale 6 Roberta Galdenzi e il direttore del Distretto di Fano di Area Vasta 1 Giuseppe Bonafede. Proprio la sinergia tra Ats e Asur ha consentito l’attivazione di questo primo Punto d’accesso dell’Ambito Sociale 6, al quale si aggiungeranno a breve quelli di Fano, Mondolfo e Pergola. Presenti alla cerimonia anche il sindaco di Fratte Rosa Alessandro Avaltroni, l’assessore ai servizi sociali di Monte Porzio Laura Eusepi e il consigliere di Terre Roveresche Luciano Barbetta, perché lo sportello servirà anche per i cittadini di questi comuni. Assente, a causa di un concomitante impegno, il presidente dell’Ats, Dimitri Tinti, che ha comunque voluto sottolineare tramite una nota che "Il servizio sociale associato dell’Ambito cambia passo e diventa più accessibile e vicino ai territori".
"Questo Punto d’accesso sociosanitario – ha rimarcato la Galdenzi – è l’applicazione di un lavoro di rete e di una sinergia il cui obiettivo è quello di fornire risposte sempre più appropriate ai bisogni che si presentano con tratti integrati sociali e sanitari". "Un lavoro di squadra – ha aggiunto Giuseppe Bonafede - che pone l’accento sull’attenzione verso la comunità e le persone più fragili, che necessitano di un’assistenza personalizzata". "Il nostro Comune e quelli limitrofi – ha detto Zenobi – si arricchiscono di una struttura capace di accogliere in maniera individualizzata i bisogni in continuo cambiamento della comunità, affinché nessuno si senta lasciato solo nell’affrontare problematiche familiari sempre più complesse e che necessitano di risposte multidimensionali". Il Punto unico d’ accesso sociosanitario è aperto il lunedì dalle 8 alle 14 e il giovedì dalle 15 alle 18, con la presenza contestuale di un assistente sociale e di un infermiere.
Sandro Franceschetti