REDAZIONE PESARO

Vuelle, vittoria col fiatone. Avellino fa sudare per 39’

Al quadrangolare di San Sepolcro i biancorossi si aggiudicano la prima partita . Migliori marcatori i due americani, ma è Octavio Maretto a cambiare l’inerzia.

Buono l’impatto di Octavio Maretto, che ha sfiorato la doppia cifra

Buono l’impatto di Octavio Maretto, che ha sfiorato la doppia cifra

Carpegna Prosciutto

80

Avellino

76

CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: Petrovic 2, Maretto 9, Parrillo 3, Imbrò 3, De Laurentiis 2, King 14, Bucarelli 10, Lombardi 9, Zanotti 10, Ahmad 18. All. Sacripanti.

AVELLINO: Lewis 22, Yurkatamm 2, Sabatino, Mussini 16, Earlington 17, Maglietti 10, Verazzo ne, Nikolic 6, Perfigli ne, Chinellato 3. All. Crotti.

Arbitri: Masi, Miniati, Luchi.

NOTE - Parziali: 25-22, 43-38, 59-56. Fallo antisportivo a Imbrò. Usciti per falli: Maretto.

Una vittoria faticosa. Non c’è aggettivo che calza di più al successo strappato dalla Vuelle contro la neopromossa Avellino nella prima giornata della ’Dukes Cup’. I biancorossi non riescono mai a dare lo strappo decisivo alla gara a causa di una difesa a tratti distratta e poco aggressiva. Un dato che deve far riflettere perché su certi campi infuocati, quando si può dare il colpo del ko, bisognerà essere capaci di farlo. E si dovrà migliorare in quanto a gioco corale. Vale per Ahmad, che alla fine ne mette 18, ma anche per King, scomparso dopo aver segnato la prima tripla della serata e riemerso dalla nebbia nell’ultimo quarto con un paio di zampate importanti. Serve più costanza da uno straniero, quella che ha avuto Lewis, apparso a tratti irresistibile. O forse è anche responsabilità di una difesa non impeccabile da parte di Pesaro: la stagione chiarirà meglio le potenzialità dell’esterno pescato da Avellino.

Dopo un 1° quarto in cui gli irpini impostano la manovra in maniera più ordinata, all’inizio del secondo periodo la Vuelle prende in mano il pallino del gioco con l’ingresso di Maretto e allunga grazie a 5 punti del ragazzo argentino che ha un primo passo interessante. Arriva anche una tripla di Parrillo e al 16’ Pesaro fa il break (34-25). Il +9 sarà comunque il massimo vantaggio di un match appiccicoso come l’ultimo rimasuglio di estate. Mussini non molla la targa degli ex, Pesaro perde palla banalmente sulla rimessa e subisce un gioco da 4 punti di Lewis che riapre la contesa. Imbrò, davvero fuori giri, brucia il 3° fallo con un antisportivo che costringe Sacripanti a panchinarlo prima dell’intervallo per non correre rischi inutili.

La ripresa si apre con la riscossa di Avellino che in 2’ acciuffa la coda dei biancorossi (43-43), la Vuelle sfrutta il fosforo di Bucarelli che fa sempre la cosa giusta, primo dei suoi ad andare in doppia cifra. L’argentino Maglietti è un bel peperino e pareggia ancora (56-56) dopo un rimbalzo offensivo, altro dettaglio non da poco da sistemare. Ci pensa Ahmad a ’spareggiare’ il match prima dell’ultimo riposo. Nell’ultimo quarto King, riemerso dal nulla, fa la voce grossa per chiudere la partita ma, pur toccando più volte vantaggi rassicuranti (68-76 a 3’ dal gong), la Carpegna Prosciutto non riesce a spegnere le velleità di Lewis e compagni che restano in ballo sino alla fine. Al 39’ sul +7 il fallo ingenuo commesso da De Laurentiis su Earlington mentre scocca la tripla costa tre liberi che il lungo non sfrutta, facendo 1 su 3, e la vittoria è in cassaforte. Ma che fatica, appunto. Elisabetta Ferri