ELISABETTA FERRI
Cronaca

Vuelle, una nuova realtà tutta da studiare. Ecco come si gioca al piano di sotto

Si usa di più la tattica e i ritmi sono più slow. La maggior parte delle formazioni sceglie gli americani nei ruoli di guardia e ala forte

Brindisi avrebbe messo gli occhi su Mazzola

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Pesaro, 22 maggio 2024 – E’ passata una settimana dalla nomina del nuovo presidente e cresce fra i tifosi biancorossi la curiosità di conoscere qualcosa in più sul futuro della società. La retrocessione è stata una botta grossa da incassare e prima arriveranno novità, prima comincerà a rimarginarsi una ferita che sanguina ancora, soprattutto ora che stanno entrando nel vivo i playoff di serie A con le semifinali e cresce la consapevolezza che questi giocatori almeno per un po’ non li vedremo a Pesaro. E’ faticoso da accettare, ma bisogna concentrarsi su altri playoff, quelli promozione della serie A2 e cercare di capire come funzionano, quali sono le qualità che più servono per risalire, ad esempio che tipo di stranieri scegliere.

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Da un rapido excursus si nota che la gran parte delle formazioni di A2 sceglie guardia e ala forte come americani, preferendo dotarsi casomai di play e pivot italiani. Il perché si spiega, forse, con la necessità di una fisicità importante in questi due ruoli che raramente i giocatori italiani riescono ad esprimere per cui bisogna pareggiare l’atletismo altrui per reggere il confronto. Mentre al pivot possono bastare stazza e mestiere per fare bene il suo lavoro al piano di sotto e così fosforo e gestione del ritmo sono qualità sufficienti al play per costruire il gioco, che è più lento senza tanti stranieri che ‘zompano’ e corrono a mille all’ora. C’è molta più tattica e anche quella contribuisce a rallentare l’azione. Le sei retrocessioni in B snelliranno il campionato riportandolo a un girone unico con 20 squadre dove la prima salirà in serie A al termine della stagione regolare e la seconda dopo i playoff. Esattamente come nell’anno di Ramagli, dove a vincere la regular-season fu la Soresina di Trinchieri, mentre la Vuelle andò a strappare il secondo pass vincendo la finale contro Pavia.

Sono passati 17 anni e quei giocatori hanno appeso le scarpe al chiodo per cui c’è tutta un’altra generazione italiana con cui fare conoscenza in un campionato che i tifosi biancorossi, specie i più giovani, conoscono poco. Qualcuno sa chi è Federico Poser? Eppure è uno dei pezzi pregiati del mercato, ala forte di 2.03, 24 anni, quest’anno a Torino: cresciuto nel vivaio di Treviso, è andato a completare la sua formazione negli Usa. I giovani che rientrano in Italia dopo un’esperienza cestistica in America sono una possibilità: come Edoardo Del Cadia - figlio di quello che a Pesaro è conosciuto come ‘The Chief – ora ingaggiato da Cantù. Intanto, Mazzola sarebbe finito nel mirino di Brindisi che comincia a muoversi dopo l’arrivo di coach Piero Bucchi.