REDAZIONE PESARO

Vuelle Un altro torneo per capire la serie A2

Oggi alle 18 a San Sepolcro i biancorossi di coach Sacripanti affrontano la neo-promossa Avellino. A seguire Nardò sfiderà Scafati

Khalil Ahmad in palleggio: il suo rendimento è cruciale per la squadra

Khalil Ahmad in palleggio: il suo rendimento è cruciale per la squadra

Un altro torneo alle porte per la Carpegna Prosciutto, il secondo dopo quello di Lignano Sabbiadoro che ha aperto i duelli contro squadre di serie A2, lo scorso week-end. Dopo aver incontrato Forlì e Vigevano - una persa di misura e una vinta ai supplementari, quindi all’insegna del massimo equilibrio – la Vuelle sarà di scena oggi a San Sepolcro aprendo il quadrangolare alle 18 con la prima sfida che la metterà di fronte alla neo-promossa Avellino. Alle 21 il torneo proporrà come secondo match Nardò-Scafati, nel quale si affrontano la prima avversaria di campionato dei pesaresi contro l’unica formazione di serie A presente alla ‘Dukes Cup’. In proposito, Scafati sembra già una polveriera: coach Marcelo Nicola è stato messo in discussione ancor prima che inizi il campionato.

La squadra irpina, che ha ereditato la tradizione della Scandone, è allenata da Alessandro Crotti che ha scelto i due americani nel ruolo di guardia-ala, Jaren Lewis (classe ‘96), e di ala forte, Marcellus Earlington (classe 2000); schiera però altri giocatori di origini straniere, ma di formazione italiana: si va dall’estone Mikk Yurkatamm, già visto a Treviso un paio d’anni fa, all’argentino Lucas Maglietti per finire col gigante serbo Aleksa Nikolic. L’italiano più conosciuto del roster è certamente l’ex Federico Mussini, che vestì il biancorosso nella stagione 19/20 (quella interrotta dal Covid). Sarà interessante verificare quanto Ahmad e compagni abbiano capito le dinamiche di questa serie, che sembra più improntata all’agonismo che alla tecnica, per cui a volte rende di più ‘ruspare’ piuttosto che regalare numeri ad effetto. Naturale che i due americani scelti da Sacripanti, entrambi di buon livello, ci tengano a deliziare la platea e far valere la loro classe, ma quando le partite conteranno per davvero non ci si potrà permettere di concedere troppo in difesa né di accentrare l’azione troppo su di sè.

I tifosi, che continuano ad abbonarsi, hanno dimostrato l’altra sera in piazza del Popolo tutto il loro amore per la Vuelle, ritrovando forse anche nuovi stimoli perché cambiano le prospettive: fino all’anno scorso c’era da difendere la categoria, adesso c’è da riconquistarla quindi si gioca per vincere, per provare a primeggiare e questo – nonostante il campionato sia di livello inferiore – regala motivazioni del tutto diverse ad una tifoseria. Poi è chiaro che restarci a lungo in A2 potrebbe fiaccare quest’entusiasmo, parla l’esempio di Cantù che ha già perso due volte la finale per salire, ma se facciamo un passo indietro alla doppia promozione dalla B alla serie A (centrate fra il 2005 e il 2007) ricordiamo un pubblico partecipe e caloroso. Fondamentale trovare un vero leader che sia d’ispirazione come lo fu Carlton Myers all’epoca, a cui aggrapparsi nei momenti complicati, che sappia trascinare i compagni dimostrando che per far vedere chi sei non conta dove giochi, ma conta il come.

Elisabetta Ferri