Lombardi, alla terza partita in maglia Vuelle arriva un record per la tua carriera: contento?
"Molto, soprattutto perché è capitato in casa, davanti ai nostri tifosi. La felicità mi si leggeva in faccia, ma più che altro perché questi 28 punti sono stati utili per vincere la partita. Una bella prestazione dev’essere funzionale all’obiettivo, altrimenti non mi importa molto".
Sentivate il peso del ko con Vigevano prima della palla a due?
"Sì, inutile nascondersi: quella brutta partita ci pesava e avevamo voglia di riscatto, io in primis perché avevo giocato una gara che non rispecchia la mia mentalità: io sono uno che porta energia, che non molla mai. Qualsiasi cosa succeda, in campo bisogna giocare con intensità, stare uniti, incoraggiarsi, insomma annichilire l’avversario almeno a livello agonistico se non riesci con altri mezzi".
Il 4/4 da tre punti ha sorpreso anche il coach avversario che l’ha confessato in conferenza stampa: l’ha sentito?
"Sì. E’ vero che durante la mia carriera non ho avuto molta costanza nel tiro da tre, ma battezzarmi mi pare esagerato anche perché non sono uno di primo pelo, se mi lasciano libero qualcosa farò. La gente rimane troppo ancorata ai vecchi giudizi su un giocatore, come se non potesse migliorare".
Con Sacripanti, ha vissuto la stagione top in questo senso?
"Sì, a Napoli con Pino ero uno dei migliori tiratori dell’A2, invece a Treviglio mi sono scoraggiato. Con Sacripanti avevamo fatto un lavoro specifico che voglio proseguire perché mi consente di essere un n.4 completo. Anche se posso aiutare svariando dal 3 al 5".
Questa Vuelle non ha ancora il colpo del ko, concordi?
"Per ora sì, non riusciamo a dare il colpo di grazia, a sopraffare l’avversario con quei 5’ che chiudono i conti. Ma è un percorso che stiamo facendo in dieci giocatori che non hanno mai giocato insieme: stiamo cercando un assetto, un ritmo comune... ci arriveremo".
Cosa piace a Eric Lombardi fuori dal parquet?
"Sono un amante dei motori fin da bambino, quando sono in ferie mi piace guidare di tutto, anche le moto d’acqua. Qui, in quanto a passione per i motori, sono capitato nella città giusta: vorrei tanto vedere una gara di MotoGp dal vivo e magari conoscere Pecco Bagnaia, ho da chiedergli qualche consiglio...".
Sul tuo Instragram scrivi: ’il sorrido è il reale potere di ogni persona’. Ci credi davvero?
"Certo. Il sorriso è contagioso e crea subito un’atmosfera diversa fra le persone. Anche in squadra, quando c’è un problema, incupirsi peggiora solo le cose, io sono per la pacca sulla spalla, per il consiglio, per il sorriso appunto. Dobbiamo essere felici di giocare a pallacanestro".
Elisabetta Ferri