Vuelle: ecco l’ultimo dei pretoriani. Sasà Parrillo, anima degli spogliatoi

Sacripanti lo fece esordire a 16 anni. "Sono orgoglioso, è un treno che passa una sola volta nella vita"

Vuelle: ecco l’ultimo dei pretoriani. Sasà Parrillo, anima degli spogliatoi

Vuelle: ecco l’ultimo dei pretoriani. Sasà Parrillo, anima degli spogliatoi

La Vuelle annuncia l’ultimo dei ‘pretoriani’ del comandante Sacripanti. Salvatore Sasà Parrillo, infatti, deve molto all’attuale coach e gm della Carpegna Prosciutto, che lo fece esordire in serie A a soli 16 anni quando vestiva la maglia della Juve Caserta. Nativo di Benevento, classe ‘92, questo giocatore porta in dote parecchia esperienza, maturata non solo al piano di sopra, dov’è stato spesso una pedina di complemento ma anche in serie A2, interpretata invece da protagonista: play/guardia di 192 cm per 92 kg, è un esterno molto versatile che può ricoprire il ruolo di guardia, ma anche di ala piccola o play, come accaduto a Latina nella scorsa annata, dov’è stato allenato anche da Giancarlo Sacco. Sasà si è fatto apprezzare in tutte le piazze in cui ha giocato e ha sempre un ruolo molto importante all’interno dello spogliatoio. Dotato di un ottimo tiro da tre punti, in difesa grazie ai suoi centimetri può marcare sia il play che la guardia. Le sue prime parole da giocatore pesarese sono all’insegna dell’entusiasmo.

"Sono orgoglioso e contento di poter far parte della Vuelle: quando coach Sacripanti mi ha chiamato ho accettato subito, dal momento che un’opportunità del genere è uno di quei treni che passano una sola volta nella vita. Questo è un club molto prestigioso, non vedo l’ora di conoscere i miei compagni di squadra e di iniziare a lavorare per quest’appassionante stagione che ci attende". Il percorso professionistico di Parrillo parte nel 2008 a Caserta, dove rimane fino al 2011: nell’esperienza con i colori bianconeri ha come allenatore colui che ritroverà sulla panchina biancorossa, ovvero Pino Sacripanti. Nel 2011 si trasferisce in Serie B a Ferentino dove conquista la promozione in Serie A2: nel 2015 – dopo una breve parentesi ad Agropoli – passa a Napoli, per concludere poi la stagione a Reggio Emilia, con la chance di partecipare ai playoff scudetto. L’anno dopo approda a Cantù, sempre nel massimo campionato, e resta in Brianza fino al 2019, quando in febbraio gli viene affidata la fascia di capitano. In estate scende in A2 firmando a Orzinuovi ma appena un anno dopo torna nella massima serie, accettando la chiamata di Brescia. Dopo due campionati con la maglia della Leonessa, l’ultima stagione la gioca in A2, stavolta a Latina con una media di 28.2 minuti e 9.8 punti per match.

Intanto venerdì sera, al torneo internazionale di Dommegge di Cadore, Octavio Maretto ha fatto un figurone davanti al suo nuovo coach mettendo a segno ben 20 punti nella partita vinta dalla Nazionale Under 20 contro la Slovenia con il risultato di 81-71. Il giocatore argentino è stato il miglior realizzatore del match e pare che Pino sia rimasto colpito positivamente dalla sua prestazione.

Elisabetta Ferri