Uno dei più attenti osservatori della Vuelle, è uno dei campioni dell’età dell’oro del basket cittadino: Domenico Zampolini, anche mister miliardo (di lire) ed anche il giocatore che spianò la Virtus Bologna con un tiro da tre frontale che è rimasto stampato nelle memoria dei tifosi. Vive a Rimini, Domenico Zampolini, ma guarda tutte le partite della Carpegna Prosciutto, osserva e giudica anche con dei post che fa su Facebook.
L’impressione?
"Io onestamente non so come è stata costruita questa squadra anche perché mi sembra che abbia un problema".
E qual è?
"Ha assolutamente bisogno di un centro di spessore di quelli cattivi che presidiano l’area e che sappia giocare spalle a canestro. Questo secondo me è il punto debole di questa formazione".
Ora che si fa?
"Il nodo è stato nella costruzione dell’impianto perché poi sulla carta sono tutti buoni giocatori. Ma è una squadra costruita ad immagine dell’allenatore e cioè di Pino Sacripanti".
Poi...
"Poi ci saranno stati anche dei problemi ma è difficile analizzarli guardando da fuori. Bisognerebbe vivere le dinamiche societarie dall’interno".
Torniamo al punto dolente e cioè il presidio dell’area dei tre secondi...
"Se uno toglie De Laurentiis, nessuno dei lunghi è in grado di presidiare l’area anche perché non è il loro mestiere, nessuno ha i movimenti di un pivot per giocare spalle a canestro. Poi... perché c’è anche un poi".
E sarebbe?
"Benché sulla carta sembrava fosse un campionato con alcune formazioni di alto livello, devo dire che il livello è basso".
E perché?
"Perché si affidano tutti al tiro dalla distanza per cui se va bene quello, porti a casa i due punti. Poi ti accorgi anche che nel tiro da due punti le medie che dovrebbero essere alte, sono invece basse. E gli allenatori, ma questo vale un po’ per tutti, sono lì solo per gestire gli uomini, difficile vedere mosse che arrivano dalla panchina e che cambiano la direzione di una partita".
Guardando Ahmad cosa viene in mente?
"Che nel corso degli ultimi incontri ha giocato meno da solo e più per la squadra cercando di coinvolgere un po’ tutti. Io credo che Ahmad in questo momento sia il 50 per cento del valore della Carpegna Prosciutto".
Contro Piacenza è rientrato Petrovic in squadra. Potrà andare a dare una mano sotto canestro?
"E’ un giocatore Petrovic che conosco, ma stiamo parlando di un quattro e quindi di uno che difficilmente lo vedrai andare a lottare dentro l’area dei tre secondi: non è il suo mestiere. Direi che è un giocatore che si avvicina a Zanotti".
Zanotti il grande mistero di questa squadra. Perché?
"Non lo so questo, ma credo che sia un tipo di giocatore al quale devi dire esattamente quello che deve fare in campo".
Pensiero finale?
"La squadra nel suo insieme, anche se ha qualche falla da coprire, non è male perché sulla carta sono tutti buoni giocatori. Ma questo di per sé non vuole dire alla fine assolutamente nulla, perché pesano tanto anche altri fattori".
Il pubblico?
"Gran pubblico e mi dispiace per loro perché hanno vissuto una prima parte del campionato assolutamente sotto le aspettative di partenza. Ma ora le cose stanno un po’ migliorando".
m.g.