Vuelle, De Laurentiis si sfoga con i tifosi

Il pivot sale in curva dopo la sconfitta: "Ci siamo allenati male, ad oggi non abbiamo più di 20’ nelle gambe". La replica del club

Vuelle, De Laurentiis si sfoga con i tifosi

Rino De Laurentiis mentre lascia la curva dopo il chiarimento con gli ultras

"Mio Dio, come sei caduta in basso". Un pensiero che, facendo il verso al titolo del famoso film di Luigi Comencini, potrebbe essere passato per la testa di Marko Tusek, il roccioso lungo sloveno che fece le fortune della Scavolini nei primi anni Duemila, quando ancora da queste parti si giocava l’Eurolega. Domenica era sugli spalti a vedere la Vuelle, di cui ha vestito orgogliosamente la maglia e che oggi annaspa in fondo alla classifica dell’A2 con due vittorie e quattro sconfitte, di cui tre consecutive. Spiro Leka ha sperato a lungo di risollevare il morale della truppa e dei tifosi, ma a 5’ dal gong, quand’era ora di stringere, i biancorossi si sono liquefatti segnando appena 4 punti e lasciando strada alla Tezenis che ha sempre condotto e dunque portato a casa meritatamente la posta in palio.

Una sconfitta pesante, che ha riservato degli strascichi: a fine gara Rino De Laurentiis, uno dei giocatori più apprezzati dal pubblico per la sua indole generosa, ha risalito i gradoni della tribuna per andare a parlare con gli ultras appollaiati sulla ringhiera, ancora nervosi per l’esito del match. Tutti hanno pensato che ci stava mettendo la faccia, ruolo che toccherebbe al capitano (ma questo è un altro discorso). In realtà è andata un po’ diversamente perché il pivot abruzzese ha in pratica scaricato la responsabilità sul coach dimissionario - e in qualche modo anche sullo staff - raccontando che in questi mesi si sono allenati molto male e che oggi hanno nelle gambe non più di 20’ di autonomia. Il giocatore ha ricevuto un richiamo ufficiale dalla società che però in una nota usa riferimenti generici ai giocatori: "Veniamo da settimane complesse e che ci hanno visto impegnati su più fronti, tanto sotto l’aspetto sportivo quanto sotto l’aspetto societario. Ci sono delle difficoltà che possiamo superare solo con l’impegno di tutti e restando uniti; al tempo stesso - scrive la società -, ciò non può rappresentare un alibi per nessuno, a iniziare dai giocatori che sono chiamati a rispettare la storia e i colori di questo Club dando tutto in campo e affrontando i match con il giusto atteggiamento. Con Verona si è visto un passo avanti, ma ancora non sufficiente per raggiungere il livello necessario per centrare i nostri obiettivi".

Elisabetta Ferri