Procede senza intoppi il ritiro della Vuelle in Carpegna. Ieri mattina è arrivato anche Khalil Ahmad dopo aver superato le visite mediche successive al suo approdo in città. Splendida, come sempre, l’accoglienza da parte della comunità di Carpegna, amministrazione comunale in testa, che aspettava i biancorossi davanti all’Hotel Ulisse dove alloggiano in questa settimana: "Siamo sempre felici ed orgogliosi di ospitare la Vuelle in paese - dice il vice sindaco Luca Pasquini, che ha fatto gli onori di casa -. Ogni giorno arrivano quassù dei gruppetti di tifosi per seguire gli allenamenti e poi magari si fermano a pranzo nei nostri ristoranti, quindi diventa anche una forma di promozione turistica".
Il lavoro della truppa biancorossa è iniziato domenica pomeriggio con una seduta divisa in due parti: nella prima ci si è dedicati all’aspetto legato alla riattivazione muscolare, poi si è passati al lavoro a terra e poi a quello dinamico. A seguire esercitazioni di tiro per iniziare a riprendere confidenza con la palla. A chiusura della prima sessione di allenamento, si è fatto attenzione all’allungamento muscolare e scarico in vista della doppia seduta in calendario lunedì. Dove la squadra, divisa in due gruppi, ha svolto la prima seduta di pesi guidata dal preparatore, Roberto Venerandi e dal suo assistente Davide Tamburini. Dopo più di un’ora Zanotti e compagni sono passati nelle mani di coach Sacripanti e dei suoi assistenti, Giacomo Baioni e Luca Pentucci, per curare i fondamentali. Quindi nel pomeriggio lo staff ha iniziato ad introdurre le prime situazioni di gioco senza contatto fisico.
"L’impressione era già stata buona a luglio, quando ero venuto per le visite mediche - racconta Matteo Imbrò, uno dei potenziali leader della squadra -. Ho trovato una situazione molto professionale a livello di club e con gli altri ragazzi presenti con me in quei giorni si era creata subito una bella intesa, che potrà solo migliorare durante il ritiro". Molti tifosi si ricordano di lui soprattutto per quell’incredibile prestazione che tirò fuori dal cilindro con la maglia di Treviso, quando la Nutribullet si presentò alla Vitrifrigo Arena largamente incompleta per via del Covid e, con con una banda di juniores trascinata proprio da Imbrò, riuscì nell’imprea di sbancare il palas: "Quella partita è stata una delle migliori della mia carriera - riconosce Matteo -, ma ora sono da quest’altra parte e voglio contribuire a riportare Pesaro dove merita. Sarà un campionato molto difficile, con tante buone squadre: da Cantù a Udine, da Rimini alla Fortitudo. Essendoci una promozione diretta, ogni partita sarà una vera battaglia. Il mio intento è quello di riuscire ad aiutare la squadra ed i compagni nei momenti difficili e personalmente quello di migliorarmi ancora, anno dopo anno".
Elisabetta Ferri