Voto consigli di quartiere. Il centrodestra: "Regole cambiate in corsa"

Le elezioni per i Consigli di quartiere a Fano sono state annunciate per il primo dicembre. Il dibattito in Consiglio comunale si è acceso sul nuovo regolamento, con proposte di modifica riguardanti quote di genere e requisiti per i candidati. Il centrodestra critica i cambiamenti improvvisi, mentre il PD accusa di strumentalizzazione.

Voto consigli di quartiere. Il centrodestra: "Regole cambiate in corsa"

"Il primo dicembre ci saranno le elezioni per rinnovare i Consigli di quartiere": l’ha detto ieri l’assessore Mila Della Dora nel ringraziare i 122 consiglieri uscenti e i 12 presidenti di quartiere "che con cura e disponibilità hanno servito la città". Ieri in Consiglio comunale il dibattito è esploso sull’approvazione del nuovo regolamento dei quartieri tanto che non solo l’opposizione ha presentato emendamenti al documento (ben 17), ma si è arrivati a contarne 19 con quelli della consigliera Francesca Tommasoli (Belloni) e del pentastellato Lorenzo Lugli. Tra le modifiche proposte, quella dell’introduzione delle quote di genere (nessuno dei due generi può essere rappresentato in misura inferiore ad un terzo dei candidati, ndr) che ha raccolto il consenso della consigliera di Alleanza Verdi sinistra, Adriana Fabbri. Ma ad accendere la miccia è stata la revisione del numero minimo dei candidabili, passati da 7 a 8 e l’aumento della soglia per l’assegnazione dei seggi (Art 6.) che è stato alzato dal 3% al 5%. Michele Redaelli, (Fi), E Dario Andreolli (Lega) hanno spianato la strada: "Non è il massimo della democrazia, cambiare le regole ad un mese dalle elezioni, senza condivisione, evidentemente animati dalla paura che la partecipazione possa invece essere plurale e non ideologica" hanno detto i consiglieri del centrodestra. Ma il 22enne Riccardo Bernardi (Pd), ha rimandato al mittente le accuse: "È incredibile sentire e leggere le ultime dichiarazioni dei colleghi della destra che parlano di tagliole e di poca democrazia rispetto al Regolamento dei Quartieri, soprattutto perché la stessa destra decide oggi, a Fano, di evitare delle elezioni democratiche preferendo il sorteggio a caso e la scelta da parte del Consiglio Comunale riguardo i Consigli di Quartiere". "Pura strumentalizzazione quella di Bernardi – ha replicato Redaelli –. Basta un dato oggettivo: è stato alzato il numero minimo di candidati necessari per depositare le liste: così sarà più complicato competere a chi magari è meno organizzato. s.v.r.