"Volevamo cambiare la brutta impressione che avevamo lasciato"

"Siamo molto contenti di essere riusciti a vincere davanti al nostro pubblico dopo aver dato una cattiva impressione di noi"....

"Volevamo cambiare la brutta impressione che avevamo lasciato"

"Siamo molto contenti di essere riusciti a vincere davanti al nostro pubblico dopo aver dato una cattiva impressione di noi"....

"Siamo molto contenti di essere riusciti a vincere davanti al nostro pubblico dopo aver dato una cattiva impressione di noi". Così Sacripanti (foto) apre la sua conferenza del dopo-gara. "Ai ragazzi negli spogliatoi ho detto che abbiamo la fortuna di avere tifosi che dopo la brutta prestazione di mercoledì ci hanno sostenuto ancora. Anche se gli spazi sono enormi rispetto a tanti altri impianti in cui giocheremo ed ogni errore è amplificato, se ci tuffiamo su tutti i palloni poi la gente ci spinge. E in partite così ruvide, ce ne saranno tante, il fattore campo può fare la differenza.". Non è solo mentale il frutto di questa vittoria: il coach va nei dettagli della scelta tattica che ha portato Lombardi ad essere mvp punendo la trappola difensiva avversaria che nella ripresa stava diventando un problema: "Avellino ha un sistema unico in questo campionato: fanno tutti i cambi a tre su ogni tipo di blocco e pick&roll, una scelta esasperata perché gli mancava il lungo Bortolin. Abbiamo ovviato a questo cambiando il ruolo a Lombardi, facendo rollare Eric anzichè il cinque e lui ci ha premiato con una prestazione clamorosa. Poi, però - aggiunge Pino - il 4/4 da tre è merito del suo stato di grazia in questa serata, non certo mio". E stavolta la battaglia a rimbalzo ha visto Pesaro davanti: "Nel primo tempo avevamo concesso troppi rimbalzi offensivi specie ai loro esterni, nella ripresa ne abbiamo concessi solo tre. Su quelle palle vaganti nella terra di nessuno abbiamo cominciato ad arrivarci noi per primi, ed è lì che abbiamo fatto un passo avanti importante". Infine, una parola per Imbrò: "Abbiamo dovuto gestire un infortunio capitato a Matteo che ci siamo tenuti per noi: ha avuto un iper-estensione del braccio destro rimanendo incastrato in un blocco, ma c’è stato il gran lavoro dello staff medico e lui non si è tirato indietro".

e.f.