REDAZIONE PESARO

Vitruvio, il rebus basilica. Centro Studi avanti tutta

Prosegue l’interesse della prestigiosa istituzione presieduta da Dino Zacchilli. Nei prossimi giorni eventi che si concentreranno su quella che fu la città romana.

Vitruvio, il rebus basilica. Centro Studi avanti tutta

Il Centro Studi Vitruviani sta sempre più affermandosi a livello nazionale e internazionale come uno degli istituti scientifici di riferimento per gli studi sull’opera di Vitruvio ed il suo vastissimo lascito culturale. Merito del presidente Dino Zacchilli e del Consiglio d’amministrazione, del coordinatore Oscar Mei e di un comitato scientifico nonché di enti ed istituzioni soci (Ministero della Cultura, Comune di Fano, Fondazione Carifano, Università di Urbino, Università Politecnica della Marche) e di altri come Regione Marche o la BCC di Fano che sostengono l’attività.

Mentre sono in corso i lavori per il numero 32024 della rivista Vitruvius e per il corso di alta formazione Vitruvius Summer School 2024, che si terrà sempre agli inizi di luglio, il secondo numero 22023 (che ospita scritti scientifici di Francesco Paolo Di Teodoro, Alka Starac, Werner Oechslin, Agneta Freccero, Lorenzo Kosmopoulos, Pavlos Lefas, Ilaria Matteoni, Francesca Salatin, Oscar Mei) sarà presentato venerdì 3 novembre 2023, alla MeMo. Un’occasione per parlare di due temi d’interesse cittadino, trattati in due diversi articoli della rivista: "La Basilica di Vitruvio a Fano in un manoscritto di Vincenzo Nolfi" di Oscar Mei e "Raffigurazioni del Tempio della Fortuna di Fano nel XVI e XVII secolo" scritto da Michele Tagliabracci. Poi sempre a novembre, (24 novembre 2023) il Centro Studi sta preparando un simposio internazionale dedicato a Vitruvio nei paesi nordici, "Vitruvius in the nordic countries, classical studies, archaeology, art and architecture", con la partecipazione di studiosi di Finlandia, Norvegia, Svezia e Danimarca. Si tratta di uno sguardo inedito sugli influssi di Vitruvio negli studi e nell’architettura del nord Europa. Il Centro Vitruviano concluderà poi le attività del 2023, nella prima decade di dicembre, con la presentazione della carta archeologica di Fanum Fortunae, realizzata grazie ad un assegno di ricerca finanziato dal Centro Studi Vitruviani e dall’Università degli Studi di Urbino, con il professor Oscar Mei e la dottoressa Laura Cerri. Anche le recenti scoperte archeologiche a due passi dall’area della presunta Basilica di Vitruvio contribuiscono a rendere viva l’attenzione di un Centro la cui attività, paradossalmente, è forse percepita più fuori Fano, in un contesto più a livello europeo.

Silvano Clappis