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Uccise la moglie: Vito Cangini, 80 anni, condannato a 24 anni di carcere a Pesaro

Omicidio di Gradara; l'uomo, originario di Sarsina, accoltellò la donna, 60enne, con 12 fendenti. Gli avvocati difensori chiedono pietà

Omicidio di Gradara, il processo

Pesaro, 25 maggio 2022 - Un 80enne è stato condannato a 24 anni di carcere per avere ucciso la moglie di vent'anni più giovane. Quando è stata pronunciata la sentenza Vito Cangini - originario di Sarsina (Forlì Cesena), ma residente a Gradara (Pesaro Urbino) - non era presente nell'aula della Corte di Assise di Pesaro.

 Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre 2021 aggredì la moglie, Natalya Kyrychok, ucraina, con tale furia da colpirla addirittura con 12 coltellate. Un omicidio a sangue freddo: la poveretta, appena rientrata da un turno di lavoro in un ristorante a Misano, si era messa a letto a dormire

Oggi la Corte d'Assise di Pesaro (presidente Giuseppe Fanuli) ha recepito in pieno le richieste del pm Giovanni Narbone, che ha parlato di uxoricidio e non di femminicidio, dato che non ci sarebbero stati maltrattamenti in precedenza La sentenza è arrivata dopo un quarto d'ora di camera di consiglio.  I difensori dell'uomo, Fiorenzo e Albero Alessi avevano lanciato un appello ad avere "pietà" per il loro assistito, che aveva bevuto molto alcol quella sera e temeva da tempo di restare solo per l'inadeguatezza di fronte ad una moglie molto più giovane. Il pm ha escluso l'aggravante dei motivi abietti.