Non sembra, ma stiamo già entrando nel girone di ritorno. Si fa fatica a crederci, ma la Vis è lì a lottare con le prime. E’ quella che viaggia al ritmo più sostenuto (7 vittorie nelle ultime 9 gare, una sola sconfitta nelle ultime 13). E sopravanza addirittura la Torres, la squadra che le ha inflitto la sconfitta più pesante all’andata e prossima avversaria al Benelli. Quel 3-0 in verità offre oggi pochi termini di paragone, perché era una Vis incompleta, giovanissima e sperimentale. Tutt’altra cosa rispetto alla squadra che Stellone ha portato a piena maturità e a livelli di rendimento davvero elevati. Ai pesaresi si offre domenica la grande occasione di chiudere l’anno come mai prima, di rosicchiare altri punti a chi sta sopra (c’è lo scontro diretto Pescara-Perugia, anticipato alle 15), di ricacciare più indietro la rivale del momento e riscattare le sconfitte recenti con i sardi, un paio delle quali decisamente indigeste.
La notizia dell’ultima ora è l’infortunio di Diakite, ovvero l’attaccante che ha castigato la Vis nel marzo scorso al Vanni Sanna (1-0 al 93’) e in entrambe la gara della stagione precedente. L’ivoriano, 13 presenze e 4 reti finora, rimasto in panchina in occasione dello 0-0 casalingo con la Lucchese, ha riportato un’elongazione del retto femorale; il comunicato ufficiale dice che ha già "iniziato le terapie e che le sue condizioni saranno da valutare giorno per giorno", ma sarà molto difficile che possa recuperare per la gara di Pesaro. La Torres ha fuori per infortunio anche il trequartista Goglino e il centrale Masala.
In casa Vis il giocatore da monitorare è Luca Paganini. Il centrocampista, vittima di una leggera distorsione alla caviglia nel finale della gara con il Milan, ieri è rimasto precauzionalmente a riposo. Conta di farcela per domenica, lui stesso ha rassicurato i tifosi. Oggi se ne saprà di più. Per il resto tutti recuperati. A cominciare da Molina, reduce dall’infortunio al piede. Che le fila si siano ingrossate si vede a occhio nudo. Ieri mister Stellone ha lavorato con 30 giocatori di movimento più i portieri. Inevitabile che alla riapertura del mercato la rosa sia destinata allo sfoltimento. Anche perché, da quando ha trovato la formula vincente, il tecnico romano sta utilizzando in modo continuativo un blocco di 17-18 giocatori, non di più. Ieri i titolari hanno svolto un lavoro più leggero e in buona parte sono stati esentati dalla partitella a tutto campo.
Panchine. Diego Longo è il nuovo allenatore del Sestri Levante; per lui una carriera all’estero (Romania, Qatar, Grecia, Arabia, Ucraina, Albania) dove è stato a più riprese vice di Lucescu. Longo subentra all’esonerato Scotto. Contro il Carpi (1-3), la squadra era stata guidata provvisoriamente dal vice Roberto Russo.