Dopo la rivoluzione, l’assestamento nella continuità. "Giocatore che fa bene non si cambia", dice Stellone in versione Boskov. E allora la Vis di scena oggi a Legnago sarà la stessa che ha incantato il Benelli contro l’Arezzo. Impensabile andare a toccare un meccanismo del genere. Le rotazioni, inevitabili, arriveranno nelle partite successive – annuncia il mister – "anche perché abbiamo 4 impegni ravvicinati. E lì vedremo quattro formazioni diverse, perché io ho sempre fatto così e non voglio arrivare a fine anno con giocatori spremuti". Unico dubbio per stasera: Denis Tonucci. "Ha sentito un fastidio muscolare, ma abbiamo ampia scelta". Si intuisce che non sarà rischiato. E allora la difesa sarà ridisegnata così: Palomba (al debutto) a destra, Coppola in mezzo, Bove confermato a sinistra.
La vittoria con l’Arezzo? Come per le sconfitte, vale il verbo resettare. "Bella partita, per come è venuta. E grande atteggiamento: ho visto gli attaccanti fare i difensori, ho visto le nostre rimesse laterali battute sempre veloci (da lì il primo gol, ndr) e noi bravi a riposizionarci su quelle contro. Ma l’entusiasmo non ci deve far sentire più tranquilli, affrontiamo un avversario che ha fame di punti. Non voglio vedere sufficienza o presunzione, ma impegno e concentrazione". Con una convinzione: "Abbiamo una rosa importante, se mettiamo in campo certe qualità, sarà difficile non fare risultato". Occhio alla pressione: dopo aver battuto una favorita (primo 3-0 all’Arezzo nella storia e primo 3-0 in un debutto casalingo nella C maggiore per la Vis) adesso le aspettative sulla squadra si alzano: "Ma questo è un problema dei ragazzi", sorride il tecnico. Lui non si fa certo condizionare dalle attese.
Di calcio ne ha masticato e da centravanti ha pure duellato in campo ("Non mi ricordo quando") contro il mister dei veronesi Gastaldello. Legnago difficile da decifrare: "Viene da due sconfitte, senza demeritare, può essere che cambi modulo e strategia. Noi dobbiamo lavorare sui nostri concetti. Partire forte, non farli giocare". Di Paola comincerà ancora dalla panchina, ma dalla prossima sarà pronto per il tempo pieno. Assenti i soliti Busato e Obi, sui quali è inutile fare previsioni. Il meteo invece ne fa, eccome: piogge abbondanti. Il ‘Sandrini’ allentato sarà una variabile in più.
Così in campo (ore 18,30). Legnago Salus (3-4-2-1): Toniolo; Pelagatti, Ampollini, Ruggeri; Muteba, Casarotti, Viero, D’Amore; Demirovic, Rossi; Sviderkoschi. All. Gastaldello. A disp. Rigon, Berto, Toma, Ballan, Malumandsoko, Maset, Noce, Travaglini, Franzolini, Ibrahim, Palazzino, Basso Ricci, Bombagi. Vis Pesaro (3-4-1-2): Vukovic; Palomba, Coppola, Bove; Peixoto, Paganini, Pucciarelli, Tavernaro; Orellana; Nicastro, Cannavò. All. Stellone squalificato (in panchina Gennari). A disp. Munari, Zoia, Tonucci, Neri, Ceccacci, Giorgini, Nina, Di Paola, D’Innocenzo, Antolini, Gambino, Forte, La Rosa, Thiane, Molina, Okoro. Arbitro: Rispoli di Locri.