
Vigili del fuoco, si riparte da zero. Per la nuova caserma serve più spazio
di Solidea VItali Rosati
Entrambi i terreni individuati per realizzare la nuova caserma dei vigili del fuoco non sono abbastanza estesi per rispondere agli standard ministeriali e risultare idonei. Le due opzioni erano tra via Pertini e il retrostante Garden Florio (zona Interquartieri), oppure a Santa Veneranda, nell’area del futuribile casellino.
Con la nuova legislatura dovrà ripartire la ricerca, nel piano regolatore cittadino, di un’area che almeno riesca a contenere una base funzionale da 15mila metri quadrati. A questa conclusione è arrivato l’onorevole Emanuele Prisco, sottosegretario al Ministero dell’Interno, in visita istituzionale, ieri, alla caserma dei pompieri di Pesaro, accompagnato dal capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, Carlo Dalloppio, e dal direttore generale delle Marche, Cristina D’Angelo. E non solo. Ieri il sottosegretario ha voluto incontrare il corpo dei vigili del fuoco anche a Fano, per poi raggiungere gli agenti del commissariato di Polizia, in via Costituzione.
"Prisco, nell’incontrare il contingente nelle varie sedi – testimonia Nicola Baiocchi, consigliere regionale Fd’I che da gennaio ha lavorato perché l’esponente del Governo Meloni potesse ascoltare e dare riscontro alle istanze tecniche esposte dal comando provinciale – ha confermato l’impegno dell’esecutivo riguardo gli investimenti previsti, a livello nazionale sui mezzi, sul personale e le infrastrutture". Dal piano generale, il sottosegretario è sceso nello specifico, dimostrando di conoscere le esigenze espresse dai territori di Pesaro, Fano e Macerata Feltria. Per ognuna di queste realtà ha dettagliato anche con i sindacati, ad un incontro tecnico e riservato. "Nello specifico – continua Baiocchi – non sono entrato, ma quanto è stato condiviso pubblicamente mette il corpo e la politica nelle condizioni di intraprendere la giusta direzione per dare, definitivamente, soluzione a problemi da tempo sui tavoli romani. In particolare su Pesaro Prisco ha evidenziato che i due terreni, indicati dopo una ricerca lodevole dell’amministrazione comunale, tecnicamente non possono essere idonei. Invece possono considerarsi sbloccate definitivamente due altre questioni. Mi riferisco al problema burocratico che a Macerata Feltria aveva bloccato i lavori per il rifacimento della caserma. Secondo quanto emerso dal confronto di ieri, questa dovrebbe essere terminata entro l’anno. Dopo una decina d’anni si è sbloccato anche lo stanziamento dei fondi ministeriali per mettere mano anche alla caserma di Fano: il ministero ha nuovamente stanziato 4,8 milioni di euro in adeguamento del progetto già presentato, ma nei fatti poi mai gestito. Il Comune di Fano è stata la stazione appaltante, ma per innumerevoli problemi, di fatto tutto si è bloccato. Riguardo Fano è necessario stabilire le tempistiche, ma l’iter è ripartito. La palla passa, quindi, alla futura amministrazione comunale che conserva il ruolo di stazione appaltante".
A Pesaro il sottosegretario è stato dalle 13, 30 alle 15, 30 per poi lasciare definitivamente la provincia verso le 18 senza però rinunciare ai saluti di carattere politico destinati ai candidati sindaco per le coalizioni di centrodestra, quali Luca Serfilippi a Fano e Marco Lanzi a Pesaro. Colta la sintesi della questione pesarese, Lanzi ha garantito il massimo impegno per affrontarla, al meglio, in Consiglio comunale.