GIOVANNI VOLPONI
Cronaca

Venduto all’asta un quadro di Raffaello

La piccola tavola è gemella della santa Caterina conservata in città. Un privato ha sborsato 3 milioni e 120mila dollari.

La santa Maria Maddalena di Raffaello, dipinto gemello della santa Caterina che si trova a Urbino, è stato venduto all’asta per 3 milioni e 120mila dollari

La santa Maria Maddalena di Raffaello, dipinto gemello della santa Caterina che si trova a Urbino, è stato venduto all’asta per 3 milioni e 120mila dollari

Il pendant della Santa Caterina d’Alessandria di Raffaello è stato venduto all’asta a New York. La battitura, giovedì 6 nel corso dell’asta “Master Paintings“ della casa Sotheby’s nella Grande Mela. L’acquirente se lo è aggiudicato per 3 milioni e 120mila dollari, a fronte di una stima tra i 2 e i 3 milioni fatta dalla casa d’aste. Il quadro, molto piccolo, raffigurante Santa Maria Maddalena, era noto da decenni agli studiosi per essere il “gemello“ della tavoletta custodita a Palazzo Ducale di Urbino. Datato agli anni giovanili del pittore, intorno al 1503, come quello urbinate è dipinto sui due lati, con lo stesso stile e caratteristiche. Da una parte, la santa su uno sfondo scuro con motivi geometrici; dall’altra, uno sfondo a finti marmi con un tondo dentro il quale vi è una scritta dedicatoria. Le differenze stanno nella santa raffigurata e nella scritta.

La tavoletta di 38 per 13 centimetri era stata offerta all’asta da Christie’s nell’anno 2000 raggiungendo una cifra di 611mila dollari, e pare che nel lato marmorizzato si possa vedere l’impronta digitale di Raffaello. Gli studiosi, ancora senza certezze, ipotizzano da tempo che le due tavolette facessero parte di un altarino devozionale privato, forse come ante apribili. Il gruppo, smembrato nei secoli, è poi finito in mano di collezionisti privati. La Santa Caterina fu comprata dallo Stato nel 1991: "La proposta fu di Walter Fontana – ricorda Giorgio Londei, all’epoca sindaco – che la vide all’asta da Christie’s e la segnalò, poi mandammo Antonio Paolucci a New York all’asta. Dopo l’acquisto Firenze cercò di ottenerla, ma il ministero la assegnò a Urbino, e per una volta vinsero i più poveri. Negli anni, diverse volte si è parlato anche di questo secondo quadro, ma stavolta evidentemente, i privati sono arrivati prima".