Si fa presto a dire si entra al ristorante col green pass. Il problema è che questo può comportare un risvolto difficilmente contenibile: l’attacco social verso i ristoratori che diligentemente chiedono il green pass ai clienti che intendono mangiare all’interno.
E’ un obbligo che tutti i gestori sono tenuti ad osservare ma Amerigo Varotti, direttore di Confcommercio Marche nord, dice che i suoi associati non saranno lasciati soli a fronteggiare l’odio social dei no vax: "Questi signori non si devono nemmeno lontanamente permettere – dice Varotti – di minacciare i ristoratori che fanno il loro dovere scrivendo false recensioni come vendetta. Consiglio loro di non provarci nemmeno perché li denunceremo uno ad uno trascinandoli in tribunale a risarcire il danno. Non si pensi che il social sia un ring dove tutto è permesso. Se si parla di stupidaggini, può andare bene, ma quando si vuol danneggiare le persone che lavorano giorno e notte correndo anche dei rischi di contagio allora le cose cambiano e non ci sarà tolleranza per gli odiatori della tastiera". Continua Varotti: "Consiglio a qualcuno che pensa di essere al di sopra della legge, di rinsavire e rispettare i lavoratori che non sono pupazzi che si possono abbattere a piacimento. Sono persone, famiglie, dipendenti, storia e reputazione e nessuno ha il diritto per mera propaganda no vax, in un momento drammatico come questo, di mettere a rischio tutto quello che un imprenditore si è conquistato col lavoro. Quindi, avanti tutta –dice Varotti – col rispetto delle regole per mangiare all’interno dei ristoranti, e fuori gli odiatori social che nella nostra categoria non avranno cittadinanza né ora né mai".