FRANCESCO VENDITTI *
Cronaca

"Vantaggi per l’entroterra se si farà la Provincia di Urbino"

Il cittadino e avvocato Francesco Venditti sostiene l'istituzione della Provincia di Urbino per favorire lo sviluppo e l'autonomia del territorio, auspicando un dibattito serio e laico tra i soggetti politici coinvolti.

"Vantaggi per l’entroterra se si farà la Provincia di Urbino"

Il cittadino e avvocato Francesco Venditti sostiene l'istituzione della Provincia di Urbino per favorire lo sviluppo e l'autonomia del territorio, auspicando un dibattito serio e laico tra i soggetti politici coinvolti.

Si sta parlando molto dell’opportunità di istituire la Provincia di Urbino. Come cittadino mi trovo perfettamente d’accordo con la proposta del senatore Londei di Urbino Capoluogo, perché ritengo necessaria e doverosa la presenza di un ente rappresentativo del territorio e da anni sostengo la necessità che Urbino sia autonoma anche a livello provinciale.

Auspico che tutti i soggetti politici (compreso il Pd locale) contribuiscano con un dibattito serio e laico, valutando fattibilità, cercando di risolvere criticità e senza preclusioni di sorta. Dal punto di vista tecnico, mi permetto di svolgere alcune considerazioni. Intanto, nessuno immagini che il percorso sia breve, facile, immediato e scontato. Ci vuole, oltre al sostegno istituzionale e all’unità di intenti, un cammino continuo e costante nel tempo che va coordinato con i requisiti normativi e il processo di formazione legislativa. Istituire la provincia di Urbino significa, innanzitutto, spostare il baricentro politico da Pesaro a Urbino.

Urbino sarà il nuovo punto di riferimento delle aree interne, in posizione paritaria con tutti gli altri comuni e più bilanciata in relazione al numero degli abitanti e si potrà contare su un consiglio provinciale di 10 consiglieri formato da rappresentanti dei piccoli comuni più di quanti ce ne siano adesso. Inoltre, si potrà avere accesso ai fondi statali di competenza e, volendo, anche comunitari, senza passare per Pesaro. Trarranno beneficio le imprese e le attività economiche e turistiche, perché il territorio è omogeneo per storia e finalità e si potrà arrivare anche alla creazione di un marchio unico a valenza culturale, artistica, musicale e turistica per ‘fare sistema’ e per contraddistinguere la Provincia.

I cittadini potranno contare su servizi e su una maggiore efficienza della pubblica amministrazione che sarà più vicina al territorio, sarà fugato definitivamente il rischio di chiusura o trasferimento delle amministrazioni dello Stato (per esempio, la sede Inps e dell’Agenzia delle Entrate) e Urbino sarà sede di una propria Prefettura. Avere una propria Provincia significa amministrare settori importanti come la gestione dell’acqua, dei rifiuti, dell’edilizia scolastica, della manutenzione delle strade, oltre alle altre funzioni attribuite dalla L. 56/2014.

Significa contare di più negli enti di gestione e di società partecipate. Ci sono altri aspetti più complessi che non possono essere trattati in questa sede (quali l’estensione territoriale che possa eventualmente comprendere anche Pergola, il numero degli abitanti, l’iniziativa dei comuni interessati, il parere della regione Marche, l’attuale modalità di elezione del consiglio provinciale a suffragio ristretto nella speranza del ripristino dell’elezione diretta, la necessità dell’approvazione in parlamento della legge istitutiva della nuova provincia) e di cui alcuni dovranno essere considerati eventualmente anche in deroga. Però, l’importante è che in questa fase ci sia l’impegno di iniziare un cammino storico che richiede massima condivisione politica, culturale e popolare.

* avvocato