Pesaro, 31 agosto 2024 – Tutto è successo la notte scorsa: qualcuno ha afferrato sette lettini da sole e li ha buttati in acqua. Poi si è avventato su 8 ombrelloni, sradicandoli e gettandoli sempre in mare. Alla fine, se l’è presa con due tavolini da ombrellone dandogli dei colpi fino a romperli. Atti di vandalismo i la notte scorsa ai bagni Gilberto, zona di levante.
Racconta Stefano Tombari, il titolare della concessione: "Non sono i danni a preoccuparmi ma la facilità dimostrata da certa gente nel rompere le nostre cose e gettarle in mare pensando di essere liberi di farlo. Hanno preso e scaraventato in acqua i lettini e gli ombrelloni della prima fila e poi sono fuggiti. Abbiamo anche le telecamere ma sono tutte lontane dal punto dove sono stati fatti i danni per cui è difficile se non impossibile rintracciare i responsabili".
Aggiunge Tombari: "Abbiamo chiamato i carabinieri perché non tollero che succedano fatti del genere. Le indagini forse permetteranno di risalire ai responsabili". Ma c’è un altro fronte che preoccupa Stefano Tombari dei bagni Gilberto: "La Capitaneria di porto ci ha informato che l’apertura dello stabilimento balneare oltre l’8 settembre potrà avvenire ad una condizione: che sia in servizio anche il bagnino di salvataggio. E’ la prima volta che ci viene imposto questo. Prima tenevamo aperto per l’elioterapia senza la presenza del bagnino. Capisco – dice Tombari – che la sicurezza non vada mai trascurata ma a settembre ci sono solo le persone che prendono il sole. Il problema è quello di trovare i bagnini che possano lavorare a settembre perché tantissimi sono giovani studenti oppure persone che hanno un lavoro invernale o tanti che si prendono un periodo di riposo e di ferie dopo tutta una stagione che quest’anno è stata impegnativa. Non sarà per nulla facile reclutare bagnini di salvataggio per settembre. Spero che il Comune e le nostre associazioni trovino il modo per far cambiare idea alla Capitaneria di porto". Il che appare difficile.
L’ordinanza che impone la presenza del bagnino di salvataggio a tutti gli stabilimenti non è locale ma di carattere nazionale e la competenza della decisione è affidata alla Capitaneria di porto mentre l’anno scorso era demandata alle Regioni. Ora questo è cambiato. Gli stabilimenti che rimarranno aperti anche a settembre senza bagnino di salvataggio sono passibili di multe e sanzioni.