di Franco Bertini
Un nonno che non c’è più, un figlio trentenne detto "Mario" perché il vero nome è impronunciabile, un nipotino soprannominato "Orsetto". Vivono ad Hanoi, in Vietnam, campano vendendo cibo per strada o facendo la guida per qualche turista. Non conoscono il mondo, non hanno televisore in casa, una cosa li unisce, una passione che è quasi una fede e che il nonno ha trasmesso prima a "Mario" e poi, prima di morire, anche al nipote: per loro Valentino Rossi è la leggenda più grande del mondo, di lui, come di un dio lontano, sanno che è nato in un paese italiano che si chiama Tavullia. Il nonno e il figlio "Mario" vivono in campagna, per anni hanno messo la sveglia anche di notte per alzarsi e raggiungere il posto più vicino dove ci fosse uno schermo televisivo pur di assistere alle gare di "The Doctor" in MotoGp.
Ora il nonno è morto, Valentino non corre più ma per "Mario" ed "Orsetto" Rossi continua ad essere l’uomo più grande del mondo anche se ormai è qualcosa che si sta perdendo più lontano che mai. Ma ecco che il destino si mette in moto e all’inizio di quest’anno da Pesaro arriva in vacanza ad Hanoi la signora Pierangela Tinarelli, alla quale "Mario" si trova per caso a fare da guida nella visita della città per arrotondare il magro bilancio familiare di venditore di "street food" locale. Quando capisce che la signora è italiana "Mario" gli racconta naturalmente lo smisurato amore prima di suo padre e poi suo e del suo figlioletto "Orsetto" per Valentino. Lei non dice di venire da un posto che è proprio vicino alla patria di Valentino, ha in mente un’idea ma non vorrebbe deluderli, per loro la cosa pare essere molto importante, ma appena torna in Italia va subito a Tavullia, compera un paio di maglie col "46" e la scritta "The Doctor" e le spedisce nel lontano paese asiatico.
Non è facile, ma sono proprio le cose difficili che sono a volte le migliori e infatti, alcuni giorni fa, dal Vietnam ecco arrivare le immagini di "Mario" e "Orsetto" felici per "grazia ricevuta". Di "Orsetto" c’è anche un breve filmato: con la sua maglietta blu e il numero giallo "46" gli mancano solo le ali per spiccare il volo dalla felicità. Grazie, Piera!".