Valdara, morto Seilio Granci. Aveva il cuore trapiantato

L’operazione fatta 22 anni fa. E’ stato tra i primi in provincia. Il funerale sarà domani.

Valdara, morto Seilio Granci. Aveva il cuore trapiantato

L’operazione fatta 22 anni fa. E’ stato tra i primi in provincia. Il funerale sarà domani.

Seilio Granci che da 22 anni viveva con un cuore nuovo è deceduto l’altro ieri all’età di 78 anni; abitava a Valdara, frazione del comune di Apecchio. "Ogni giorno in più che mi alzo al mattino è un giorno guadagnato – amava dire –, senza il cuore nuovo non sarei più qui da un pezzo. Solo chi ha subito un trapianto di un organo vitale può sapere cosa significa ritornare alla vita". Ogni tanto si incontrava con Germano Violini di Urbania anche lui della classe 1946 e come Seilio tra i primi in provincia a subire un trapianto di cuore (il 15 luglio del 2002). Tra i due era nata una forte amicizia. Seilio Granci nativo e residente a Valdara, a vent’anni fece la valigia e come tanti, si trasferì in Svizzera a lavorare alla galleria del San Gottardo. Un lavoro duro, massacrante come la cardiopatia che lo assalì e lo minò nel corpo e nello spirito. Dopo vari ricoveri, all’ospedale Sant’Orsola di Bologna lo misero in lista d’attesa per il trapianto di cuore. Il 22 aprile del 2002 la chiamata arrivò: c’era un cuore nuovo. Seilio fu portato all’ospedale di Bologna e la notte la trascorse sotto i ferri. Dopo una lunga convalescenza fu dimesso e al ritorno a casa gli allora 146 abitanti di Valdara lo aspettarono in piazza per una grande festa. Il funerale sarà domani alle 10, partenza dall’Ospedale di Cagli per la parrocchia di Serravalle di Carda ove sarà celebrato il funerale.

am. pi.