Sinistra per Urbino commenta i dati elaborati dal Centro Studi Cna Marche sulla città ducale, pubblicati su queste pagine nei giorni scorsi. Questi avevano preso in considerazione gli ultimi 10 anni. Dati che dimostrerebbero un calo, dal 2013 a oggi, su occupazione, abitanti e attività economiche. "Urbino si trova sull’orlo del baratro. Spopolamento e crisi economica sono problemi comuni ormai a molte realtà dell’entroterra ma a Urbino questi problemi si presentano in forme più gravi che altrove, a dimostrazione che le politiche delle destre peggiorano la situazione. La splendida realtà che traboccava di vitalità e gioventù e invogliava gli studenti a rimanere e farsi cittadini non esiste più, sostituita da un grigio borgo chiuso in se stesso e geloso del proprio isolamento. E se questa tendenza non verrà invertita al più presto, da qui a pochi anni la città scenderà sotto i 10mila abitanti e sarà popolata quasi esclusivamente da anziani. Tra l’altro il provvedimento del Governo che aumenta i compensi per sindaci ed assessori frena il ricambio della classe politica, incide sulla spesa pubblica comunale e sottrae risorse al bilancio. E’ anche per questa ragione che le prossime elezioni saranno cruciali per la sopravvivenza stessa della città. Vogliamo rassegnarci al declino e rinunciare a immaginare il futuro in cambio di qualche marciapiede e del rattoppo delle buche di qualche strada e della retorica provinciale di un “nuovo Rinascimento“ che non è mai iniziato? È ancora possibile immaginare un modello di sviluppo alternativo che modernizzi la città e la vivifichi, a partire dalla centralità dei servizi pubblici che vanno sottratti alla gestione privatistica di gruppi di potere di fronte ai quali i cittadini hanno tutto da perdere, la vicenda Riceci e il comportamento di Marche Multiservizi insegnano – dicono da Sinistra Per Urbino –. Ma anche a partire dalle immense potenzialità ancora inespresse nel campo della cultura e della formazione, dalla scuola all’Università, e delle loro ricadute in termini di creazione di lavoro per i giovani, di innovazione d’impresa e di capitale cognitivo ma anche di coscienza civica. Il declino non è un destino. Uniamo le forze democratiche, liberiamo Urbino dalla destra e dal dirigismo gambinista per proiettiamola nel futuro, trasformandola in un centro di ricerca avanzata".
fra. pier.