Urbino ha detto addio a Irmo Foglietta, sindacalista e uomo di partito, ma, prima di tutto, persona rispettata e amata. Foglietta è morto martedì, per una malattia che di recente si era aggravata. Un cielo plumbeo e la bandiera listata a lutto della Cgil, di cui ha fatto parte per oltre 40 anni, diventando anche coordinatore di zona, ne hanno accolto la bara all’uscita da una Pieve di San Cassiano stracolma, ieri, dopo il funerale. Tra gli applausi e la commozione dei presenti, il feretro ha poi lasciato Castelcavallino, dove Foglietta era nato 70 anni fa e a cui era legatissimo, per avviarsi verso la cremazione. La sua morte ha provocato un enorme lutto nel territorio, dove ha combattuto tante battaglie politiche, seguendo tutte le trasformazioni del partito, dal Pci all’attuale Pd, e si è impegnato per il bene dei lavoratori, come uomo del sindacato.
"Irmo ha messo sempre l’organizzazione sindacale davanti a tutto e ha dato tutto per l’organizzazione – ha detto Roberto Rossini, segretario generale provinciale della Cgil, ricordandolo durante il funerale –. Politicamente è stato molto attivo, lo siamo stati insieme e raramente abbiamo litigato. Irmo, per me, incarna quello che dovrebbe essere un uomo di organizzazione: una persona che mette prima il collettivo, lo stare uniti. Il guardare avanti e il rimanere uniti è il suo grande lascito per noi della Cgil".
Dal sindacato, un pensiero a lui l’ha rivolto anche Andrea Piccolo: "Fin dalla gioventù ha dimostrato una straordinaria dedizione alla tutela del prossimo. Fu tra i fondatori della sede della Cgil di Urbino e con la stessa energia ha continuato a dedicarsi anima alla tutela dei lavoratori. Era un uomo di parte, ma era rispettato e ascoltato anche dagli avversari. Uno dei suoi più grandi rimpianti è stato di aver sacrificato la famiglia, in particolare i suoi adorati figli, ma ha sempre saputo di avere al proprio fianco una compagna di vita meravigliosa, Donatella, perno della sua famiglia".
Tante le iniziative portate avanti nel sociale, di cui, in tempi recenti, numerose sul territorio e sulle scuole, spesso in collaborazione con Leonardo Piccinno, della Cisl, e Maurizia Ragonesi, di Spi Cgil, e con le forze dell’ordine. In particolare, negli ultimi anni i tre avevano spinto molto sui Comuni locali per implementare un bilancio sociale, destinando risorse alla parte più fragile delle rispettive comunità. A proposito di sindaci, lo ricorda con affetto anche Maurizio Gambini: "Conoscevo Irmo fin dai tempi in cui era funzionario della Cia e io ero un giovane agricoltore suo associato e l’ho sempre stimato. Era disponibile al dialogo, appassionato di politica e sempre molto attento alle dinamiche territoriali e nazionali. Nei miei anni come sindaco non ha mai mancato di farmi conoscere il suo punto di vista su tutte le questioni importanti che hanno riguardato la città e il territorio. A nome dell’amministrazione comunale porgo a tutta la sua famiglia le più sincere condoglianze". Foglietta lascia la moglie Donatella e i figli Aurora e Giuseppe.
Nicola Petricca