Urbino, il ballottaggio. Tensione ai seggi. Caccia agli elettori: li cercavano a casa

Alcuni rappresentanti di lista chiedevano gli elenchi di chi aveva votato già per rintracciare gli altri. Così il segretario generale, allertato dai presidenti di seggio, ha vietato la consegna dei nomi .

Urbino, il ballottaggio. Tensione ai seggi. Caccia agli elettori:  li cercavano a casa

Urbino, il ballottaggio. Tensione ai seggi. Caccia agli elettori: li cercavano a casa

Entro stasera, Urbino conoscerà il nome del prossimo sindaco: se vincesse Maurizio Gambini, in carica dal 2014 e a caccia della seconda rielezione con la coalizione "Città concreta", sarebbe una conferma, in caso di vittoria di Federico Scaramucci, per la prima volta candidato al Municipio, a guida della coalizione "La città che verrà", sarebbe un volto nuovo. Ieri mattina è cominciato il ballottaggio tra i due, che si annunciava serrato, con Gambini, sostenuto da liste civiche e di centrodestra, che non è riuscito a replicare il successo al primo turno ottenuto nel 2019, sfiorando il 48% dei voti, mentre Scaramucci, che aveva creato una vasta coalizione (188 candidati) di liste civiche e di centrosinistra, ha ottenuto il 44.7%. Ago della bilancia, come 10 anni fa, potrebbe essere una lista civica guidata da Maria Francesca Crespini, che era la terza candidata a sindaco e alla prima tornata ha raggiunto il 7.3%: anche nel 2014 fu la terza più votata e quella volta, insieme a "Cut! Liberi tutti", effettuò l’apparentamento con Gambini, creando un accoppiata risultata vincente, mentre ora la sua "Futura" si è apparentata con Scaramucci. Se i consensi ottenuti dai due al primo turno fossero confermati (circa il 52% dei voti, sommati), sarebbero sufficienti. Per capire chi vincerà, però, bisognerà pure vedere quanti elettori torneranno al voto, anche se da questo punto di vista Urbino si sta difendendo benissimo: l’affluenza alle urne registrata alle 19 di ieri, 45.9%, era la seconda più alta d’Italia, dietro solo al 51% di Stroppo, comune di 110 abitanti del Cuneese, e la migliore tra quelle dei capoluoghi di provincia.

Nelle prime ore, il ballottaggio si era un po’ acceso, con il segretario comunale, Michele Cancellieri, che ha dovuto mandare una comunicazione ai presidenti di seggio per ricordare che i rappresentanti di lista non potevano segnarsi i nomi di chi si era presentato a votare, caso che si era verificato in alcuni seggi. Questo per andare a cercare poi a casa chi non aveva votato. Da lì in poi, però, le operazioni sono filate lisce.

Le urne riapriranno stamattina, dalle 7 alle 15, poi partirà lo spoglio. Per votare, gli elettori dovranno barrare sulla scheda il nome del candidato sindaco di gradimento, scegliendo tra Gambini, sostenuto da Liberi per cambiare, Centrodestra per Gambini e Urbino città ideale, e Scaramucci, appoggiato da Urbino bene comune, Pd, Urbino città d’Europa, Urbino rinasce – Lista Giovanelli, Sinistra per Urbino, Alleanza Sinistra Verdi e Socialisti, M5S e Futura. Vincerà chi otterrà un voto in più dello sfidante. Per quanto riguarda le preferenze accordate a candidati consiglieri e liste, restano valide quelle del primo turno, che serviranno per comporre il prossimo Consiglio comunale: dato che nessuno ha raggiunto il 60%, la maggioranza avrà 20 seggi su 32, oltre al sindaco, l’opposizione 12.

Nicola Petricca