Con una messa nella cattedrale di Santa Maria Assunta, officiata ieri da monsignor Sandro Salvucci di fronte a una chiesa gremita, si è aperto l’anno del Giubileo anche per l’Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado e di Pesaro. L’arcivescovo ha scelto il duomo di Urbino, replicando poi nel pomeriggio a Pesaro, con un rito simile, per dare il via anche qui all’Anno santo, il quale sarà incentrato sul "rinnovamento di vita" che passa anche "attraverso la concessione del perdono".
La mattinata si è aperta con i fedeli riuniti in processione dalla chiesa di San Francesco alla cattedrale, seguiti da monsignor Salvucci, che ha impartito la benedizione all’ingresso in chiesa. Nessuna simbolica apertura della porta santa, però, in questo caso. Il perché lo ha spiegato lo stesso arcivescovo: "A differenza dell’anno straordinario della misericordia del 2016, questo segno è riservato alle sole basiliche papali di Roma, eccezion fatta per l’apertura di una porta santa nel carcere romano di Rebibbia. Il papa ci vuole consegnare un altro messaggio quest’anno: anche in assenza del segno esteriore della porta da aprire, tutti siamo chiamati a farci pellegrini di speranze e ad aprire la porta del cuore, per vivere – ha concluso – l’incontro di salvezza con Gesù".
Tra i fedeli, monsignor Salvucci ha sottolineato la presenza di 40 ragazzi provenienti da tutta l’arcidiocesi, che sono in questi giorni a Castelcavallino, grazie a un ritiro organizzato dalla Pastorale giovanile "e che aiutano ad abbassare notevolmente l’età media", ha detto scherzando. Poi ha anche rivolto un pensiero all’arcivescovo emerito, Giovanni Tani, che officiava la messa insieme a lui e di cui ieri ricorreva il 51° anniversario dall’ordinazione a sacerdote. "La grazia del Giubileo giunge a noi come un tempo favorevole – ha concluso – per ricominciare, per fare esperienza del perdono, donato e ricevuto, per condonare i debiti, ristabilire la giustizia, praticare la carità, un tempo per seminare la pace e porre segni concreti di speranza".
Ora cominceranno le iniziative sparse per il territorio per celebrare il Giubileo, tra cui Salvucci ritiene possa entrare a pieno titolo anche la Marcia per la pace in programma a Pesaro il 31 dicembre, e che vedranno anche 1200 fedeli provenienti dalle diocesi di Fano, Urbino e Pesaro, con al seguito i propri vescovi, andare a Roma, il 22 febbraio prossimo, con pullman e treni.
Nicola Petricca