Il Comune di Urbino ricorda 50 personaggi illustri del passato, da quello remoto a quello recente, che hanno lasciato il proprio segno sulla città, dedicando loro il calendario per il 2025. L’iniziativa è stata annunciata a Teatro Sanzio, durante l’inaugurazione della settimana da co-capitale italiana della cultura, dall’assessore Lara Ottaviani, e servirà in qualche modo anche per celebrare la chiusura dell’anno che ha visto tutta i comuni della provincia diventare protagonisti grazie al progetto “50x50 capitali al quadrato“ promosso da Pesaro.
"I personaggi omaggiati saranno 50, proprio come le capitali della cultura nel 2024", spiega l’assessore. Il calendario sarà presentato domani, alle 12, in un appuntamento nella Sala del Maniscalco e sarà distribuito ai presenti. Per chi non potrà esserci, il Comune dirà successivamente quali saranno le modalità per procurarsi delle copie.
Ma che personaggi saranno omaggiati e in che modo? Spiega Ottaviani: "Non ci saranno solo urbinati illustri, come Raffaello, ma anche persone nate fuori e che in seguito hanno legato il proprio nome a quello di Urbino, come Carlo Bo o Giancarlo De Carlo. Li ricorderemo indicandone le date di nascita e morte nei giorni corrispondenti. Ci siamo resi conto che gli urbinati ricordano con molto trasporto certi anniversari, non solo in anni significativi come i centenari. L’idea mi è venuta quando, quest’estate, un residente mi ha detto: “Oggi, 1 agosto, si celebra la morte di Giovanni Santi“. Proprio lui sarà uno dei personaggi ricordati nel calendario, che sarà corredato anche da foto di paesaggi della città. In questo modo daremo lustro a Urbino attraverso le stagioni".
Essendo una lista di 50 nomi, diversi personaggi illustri rimarranno fuori da questa prima edizione, cosa di cui Ottaviani è conscia: "Se l’iniziativa dovesse piacere, potremmo riproporla e implementare le date. Anzi, se qualcuno volesse segnalare all’Ufficio cultura altri personaggi da ricordare, ne saremmo ben felici. Vorremmo realizzare qualcosa di partecipato e costruttivo, un piccolo segno dell’affezione che ci lega alla nostra storia, alla nostra cultura e alla nostra città, per ricordare chi siamo".