Unione Pian del Bruscolo. Storia di un fallimento. Sindacati all’attacco:: "Cattedrale nel deserto"

Cgil, Cisl e Uil: "Dei 25 dipendenti che c’erano ne sono rimasti 11, e 9 hanno chiesto di rientrare nei rispettivi comuni". Ucchielli non ci sta.

Unione Pian del Bruscolo. Storia di un fallimento. Sindacati all’attacco:: "Cattedrale nel deserto"

I sindacalisti ieri: da sinistra Paolo Tabarretti, Francesco Todaro, Michele Niger

"Una cattedrale nel deserto" è stata definita ieri mattina l’unione Pian Del Bruscolo e cioè il raggruppamento di Comuni con in testa Pesaro, da Francesco Todaro della Cisl. In totale 130mila abitanti e tanti sogni finiti nel cassetto. A distanza di 21 anni dalla sua nascita questa alleanza che metteva in fila Pesaro, Gradara, Gabicce, Mombaroccio, Tavullia e Montelabbate (subito uscito, ndr), sta diventando nei fatti una scatola vuota: sia sotto il profilo dei servizi dati alla cittadinanza, sia sotto il profilo del personale.

"E l’ultimo colpo è arrivato dal sindaco di Pesaro Andrea Biancani che ha praticamente richiamato alla casa madre i vigili urbani, parlando allo stesso tempo di rilancio dell’Unione. Perché se si fa una delibera del genere come quella fatta a settembre non puoi poi parlare di rilancio", dice Francesco Todaro della funzione pubblica della Cisl, il padrone di casa.

Assieme a lui, ad illustrare lo stato dell’arte di questo raggruppamento anche Michele Niger della Cgil e Paolo Tabarretti della Uil. Dei 25 dipendenti di partenza dell’Unione Pian del Buscolo "ne sono rimasti 11 e 9 di questi hanno chiesto di far rientro ai comuni di appartenenza – aggiungono Niger e Tabarretti –. Un solo dirigente ed è quello dlla polizia locale. Inviamo lettere al presidente Palmiro Ucchielli per arrivare ad un contratto di secondo livello, ma non ci risponde nessuno. Qual è il problema e da dove nasce questo fallimento? E’ che si era partiti nel 2003 con una identità di vedute tra varie amministrazioni fra l’altro tutte dello stesso colore politico. Poi nel tempo le cose sono cambiate, non solo il colore delle amministrazioni, ma anche gli uomini, per cui ora i lavoratori che sono rimasti hanno paura e temono per il loro futuro".

Visione totalmente opposta quella del presidente dell’Unione Pian del Bruscolo e cioè Palmiro Ucchielli, sindaco di Vallefoglia: "Se i sindacati pensano che possiamo assumere cento persone, si sbagliano. Ma è anche vero che l’unione di questi Comuni ha portato a casa 11 milioni di finanziamenti da parte della Regione. Io ho incontrato il sindacato autonomo qualche giorno fa e se Cgil Cisl e Uil vogliono parlare dei problemi, la mia porta è sempre aperta e sono pronto a riceverli. Quindi L’unione Pian del Bruscolo non è morta affatto, anzi".

Di parere opposto sono i sindacati perché poi Todaro aggiunge anche: "Io capisco la posizione di Ucchielli perché è stato il primo a credere a questa unione ed è anche l’ultimo a mollare, ma il problema reale è che si sta parlando di una entità che non ha servizi e nemmeno personale. Se 9 vigili urbani hanno chiesto il trasferimento un perché c’è. Ed è questo: rispetto ai colleghi doi Pesaro non hanno incentivi e per questa ragione in nove vogliono andarsene. Si è partiti con circa 25 persone ed in questo momento con i vigili che vogliono andarsene resta solamente la Protezione Civile. Si è partiti con Gabicce e Gradara che hanno mandato un informatico che è stato poi assunto dal comune di Pesaro. Questo è lo stato di fatto per cui prima o poi qualche riflessione dovrà essere posta. Ribadisco che ci troviamo di fronte ad una cattedrale nel deserto e per giunta vuota. Noi come sindacato pensiamo al personale, ma poi dovrà essere fatta anche una riflessione politica. Un ente si rafforza aumentando il personale ed i servizi, sennò si fa altro".

m.g.