REDAZIONE PESARO

Unione dei Comuni: quale futuro?. Torcoletti: "Evidente fallimento"

Il portavoce del gruppo ‘Vallefoglia Cambia’: "Inadeguata la presidenza di Ucchielli in questi 10 anni"

Andrea Torcoletti, ex candidato sindaco e ora capogruppo consiliare di ‘Vallefoglia Cambia’

Andrea Torcoletti, ex candidato sindaco e ora capogruppo consiliare di ‘Vallefoglia Cambia’

"Si sta concretizzando il prevedibile epilogo dell’Unione dei Comuni, da noi ampiamente previsto: siamo di fronte ad una “disunione dei Comuni”, perché non si tengono insieme 5 piccoli Comuni e un capoluogo di Provincia senza una visione futura condivisa e per di più all’interno di una estensione territoriale esagerata con evidenti esigenze dei soggetti interessati completamente diverse". È quanto affermano i consiglieri comunali di VallefogliaCambia, rinfocolando la polemica sull’Unione dei Comuni Pian del Bruscolo. "Anche i sindacati sono giunti alle stesse conclusioni che noi esprimiamo da anni definendo questo ente associativo una “cattedrale nel deserto” – accusa il portavoce di VallefogliaCambia Andrea Torcoletti –. Un progetto che dopo 21 anni dalla sua costituzione ha dimostrato di non funzionare, ma che inspiegabilmente Ucchielli si ostina a voler mantenere in vita. Il Comune di Montelabbate è uscito da tempo dal bacino operativo, mentre Pesaro, Gradara, Gabicce, Mombaroccio, Vallefoglia e Tavullia continuano a ricevere prestazioni inefficienti. Prendiamo ad esempio il servizio di polizia municipale: da troppo tempo, a seguito di una evidente disorganizzazione generale, viene svolto prevalentemente sul territorio di Pesaro, lasciando scoperta tutta l’area di Vallefoglia, i cui cittadini sono giustamente preoccupati per la sicurezza del territorio. Cosa rimane dopo anni di accanimento terapeutico verso un organismo che non sta in piedi da solo? Poco o niente. Ora che anche Pesaro ha deciso di ritirarsi richiamando le sue funzioni, nel quartier generale dell’ente non rimangono che uffici vuoti e qualche dipendente che presidia le rovine. Ucchielli si giustifica affermando che i sindacati lo criticano perché vorrebbero che assumesse cento persone, senza capire (o fingendo di non capire) che in realtà ciò che si chiede è una visione futura trasparente ed efficace. Crediamo che politicamente sia corretto chiedersi: è giusto che Ucchielli, dopo 10 anni di presidenza inadeguata, sia stato riconfermato alla guida dell’ente? È giusto che i cittadini continuino a pagare per servizi inesistenti?".