REDAZIONE PESARO

Un bel tuffo nel torrente gelato. Inizia così il 2025 dei coraggiosi

A Parchiule di Borgo Pace un gruppetto si è immerso nell’Auro. L’acqua? 4 gradi, la temperatura 3

A Parchiule di Borgo Pace un gruppetto si è immerso nell’Auro. L’acqua? 4 gradi, la temperatura 3

A Parchiule di Borgo Pace un gruppetto si è immerso nell’Auro. L’acqua? 4 gradi, la temperatura 3

Si sono dati appuntamento ieri mattina alle 11 alla gorga di San Leo, piscina naturale del torrente Auro tra Parchiule e Borgo Pace per l’8ª edizione del tuffo di capodanno. Se non è facile aprire l’anno tuffandosi in mare, è sicuramente più impegnativo farlo in montagna, ai piedi dell’Appennino – strada gelata, temperatura dell’aria 3 gradi, acqua a 4 gradi –.

Sono dieci i coraggiosi che si sono tuffati nel torrente Auro, uno dei due corsi d’acqua che formano più a valle il Metauro, per salutare l’arrivo del nuovo anno. Il bagno del primo gennaio è ormai una tradizione dell’Alta Valle del Metauro che fa il verso al tuffo in mare della costa. Con una difficoltà molto maggiore visto che l’Auro arriva qui per direttissima dalla sua sorgente nell’Alpe della Luna e la temperatura dell’acqua si aggira sui 4 gradi.

Guidati dai veterani Michele Dini e Gioele Ciasullo, ideatori dell’iniziativa, alle 11 si sono radunati gli intrepidi tuffatori che si sono immersi nelle gelide acque del torrente. Tra di loro c’era chi da qualche anno non manca mai ma anche volti nuovi al primo tuffo, tra loro Leonardo, di 8 anni. Le condizioni climatiche non permettono lunghe permanenze in acqua ma tutti i tuffatori si sono concessi una nuotata benaugurale sfidando il freddo, poi in posa per il selfie di rito e di corsa fuori ad asciugarsi. Ad attenderli un fuoco per riscaldarsi e un buon vin brulè corroborante.

Il sogno? "Ci piacerebbe “gemellarci“ con chi si tuffa al mare e invitarli per un bagno sotto l’Appennino. Il nostro gruppo sta crescendo di anno in anno e ormai è un vero e proprio rito – spiegano gli organizzatori –, non ci siamo fermati neppure un anno con la neve che ricopriva tutto fino alle sponde del fiume. Ci piace immaginare che questa specie di prova di coraggio sia un rito beneaugurante".

Andrea Angelini