ELISABETTA FERRI
Cronaca

Udine festeggia la promozione in Serie A: Anthony Hickey protagonista

Udine celebra la promozione in Serie A con Anthony Hickey al centro. Il presidente Pedone pianifica il futuro.

Mirza Alibegovic, ex Vuelle, esulta dopo la tripla che vale la promozione

Mirza Alibegovic, ex Vuelle, esulta dopo la tripla che vale la promozione

Ultima giornata casalinga di questa maratona, con la partita n.37 in arrivo: sabato sera, alla Vitrifrigo Arena, approderà la squadra più felice di tutta l’A2. Udine non ha più niente da chiedere a questo campionato, visto che il suo obiettivo l’ha già raggiunto e sta festeggiando un traguardo meritato, perché è stata la formazione più solida e continua lungo il cammino. Anthony Hickey, dopo aver mancato il grande salto sul massimo palcoscenico con Cantù lo scorso anno, l’ha raggiunto alla guida dell’Apu, che aveva deciso di scommettere sul play americano e pensa già a riconfermarlo. In proposito, il presidente friulano, Alessandro Pedone rivela un episodio "In settembre coach Vertemati gli ha detto: tirerai e segnerai meno ma vincerai il campionato. Ci ha preso!".

L’emozione la fa ancora da padrone a casa Alibegovic, con Mirza – uno dei tanti ex biancorossi in giro per l’Italia - che ha segnato la tripla della sicurezza nel big-match contro Rimini facendo esplodere il palas: "Sto cercando di riprendermi, avevo la pelle d’oca nel Carnera gremito – racconta -. Per me è la quarta promozione. Questa, però, è speciale perché esattamente 25 anni fa c’era papà Teoman al mio posto e adesso è ricapitata la stessa cosa a me. Riportare la squadra della propria città in A è speciale, io sono cresciuto e ho iniziato a giocare qui a Udine. Vincere, poi, fa venir voglia di vincere ancora di più. Voglio provare a rigiocare in Serie A, in questa squadra di livello, sette anni dopo l’ultima volta. Col senno di poi, forse non lascerei la Serie A per scendere in A2 in una grande squadra come Tortona come ho fatto nel 2018, perché tornare in A ho scoperto che è difficile". Intanto il presidente Pedone guarda già al futuro: "Abbiamo già fatto una riunione per pianificare il budget, sfrutteremo il vantaggio che possiamo lavorare alla nuova squadra già a metà aprile. Cercheremo di individuare giocatori che sposino la società e il progetto di gioco di Vertemati. Niente prime donne. Entriamo in punta di piedi in una categoria che ci siamo meritati e in cui vogliamo fare bene". E sul segreto che ha portato alla promozione aggiunge: "Per vincere bisogna perdere e le sconfitte servono da insegnamento. L’ingaggio di Gracis e Vertemati ha fatto la differenza: già un anno fa avevamo una squadra forte, senza l’infortunio di Clark saremmo andati in finale e avremmo fatto soffrire Trieste".

Un riconoscimento importante per Andrea Gracis, che dopo aver vissuto una grande carriera sul parquet, sta facendo bene anche dietro la scrivania, in una piazza nuova per lui, dove non era stato protagonista con calzoncini e canotta come a Treviso. Sabato i friulani arriveranno ebbri di gioia, forse paghi per il risultato raggiunto, ma non per questo senza più voglia di giocare, anzi la leggerezza mentale con cui si presenteranno va presa con le molle. Meglio non aspettarsi regali perché qui nessuno regala niente, nemmeno quando è già satollo.

Elisabetta Ferri