REDAZIONE PESARO

Uccise l’ex moglie, pasticciere a giudizio

Lui è Mostafa Mahjoub Amrallah Alashri, 43 anni, egiziano. Il 13 novembre scorso accoltellò a morte la 23enne Anastasiia Alashr

Uccise l’ex moglie, pasticciere a giudizio

Uccise l’ex moglie, pasticciere a giudizio

Uccise l’ex moglie per gelosia con 29 coltellate. Era la mattina del 13 novembre 2022, in una casa di viale Trieste a Fano. Poi l’omicida si sbarazzò del corpo mettendolo in un trolley che trasportò e nascose in campagna a Fano, zona Belgatto, sotto dei cartoni. L’uomo cercò anche di fuggire ma venne arrestato in stazione a Bologna. Ieri, Amrallah Moustafa Mahojoub Alashri, egiziano, 42 anni, pasticciere a Fano, è stato rinviato a giudizio per aver massacrato a coltellate l’ex moglie Anastasiia Alashri, giovane mamma ucraina di 23 anni (aveva avuto un bambino dall’uomo), che era fuggita pochi mesi prima dall’orrore della guerra nel suo Paese. Il processo in Corte d’Assise in tribunale a Pesaro è stato fissato per il 17 gennaio 2024. I genitori ucraini della vittima in proprio e a nome del nipotino si sono costituiti parte civile con gli avvocati Roberta Giuliacci e l’avvocato Giangrande di Roma.

Anastasiia aveva deciso nel novembre scorso di di interrompere la convivenza col marito perché violento. Prese la decisione di andarsene dalla casa in affitto per prendere alloggio insieme a suo figlio da un amico o forse dal suo nuovo compagno. Ma quella mattina di domenica 13, Anastasiia crede di poter tornare nella casa di via Trieste per portarsi via i suoi vestiti e le cose del suo bambino che aveva lasciato. Non avverte i carabinieri malgrado la denuncia presentata nei giorni precedenti per maltrattamenti contro il suo ex marito. Il quale l’aspetta in casa, perché evidentemente era stato avvisato da lei del suo arrivo per liberare l’armadio. Invece lui l’attendeva per vendicarsi. Così la aggredisce colpendola con due coltelli almeno 29 volte, al volto, al torace, all’addome, al dorso, alle braccia e alle gambe fino ad ucciderla. Poi infila a forza il corpo senza vita della donna nella valigia, lo carica sul furgone della pasticceria per la quale lavora, e arriva fino alle campagne di Belgatto dove disperde la valigia nascondendola sotto dei cartoni. Poi Amrallah Moustafa Mahojoub Alashri torna al lavoro, lascia il furgone, smonta dal turno e va a casa per poi partire per Bologna dove viene arrestato. La scomparsa della ragazza era stata denunciata poche ore dopo l’omicidio dal suo nuovo compagno. Una volta arrestato, il 42enne egiziano ha indicato dove ritrovare i due coltelli usati per uccidere l’ex moglie e soprattutto ha portato gli inquirenti sul luogo dove aveva abbandonato il corpo dentro la valigia. Un caso risolto in 10 ore di indagini dai carabinieri del nucleo investigativo di Pesaro e Urbino e della compagnia di Fano. Dalle indagini si è appurato, che l’ex marito non accettava la separazione dalla moglie. E, a quanto sembra, neppure la sua nuova storia con quel collega di lavoro, un cameriere che Anastasiia aveva conosciuto all’Osteria dalla Peppa di Fano, dove era stata assunta da maggio scorso.

Da quel momento, dopo aver accettato in silenzio i maltrattamenti e le angherie, aveva deciso di andarsene da casa ma una settimana dopo l’ex la uccide. Ieri, in udienza preliminare in tribunale, l’omicida avrebbe riferito di non ricordare nulla di cosa è successo, se non di aver visto la moglie morta. Il gup, ha respinto delle eccezioni rinviandolo a giudizio.

ro.da.