MARCO D’ERRICO
Cronaca

Uccisa a coltellate, fiaccolata a Saltara: “Giustizia per Ana Cristina”

In tanti alla marcia per omaggiare la 38enne massacrata dal marito. Gli striscioni delle connazionali brasiliane: “Ogni donna è una dea che va amata e rispettata”

Le centinaia di persone che hanno partecipato alla marcia per Ana (fotoservizio Luca Toni). In alto, la donna uccisa

Le centinaia di persone che hanno partecipato alla marcia per Ana (fotoservizio Luca Toni). In alto, la donna uccisa

Pesaro, 12 settembre 2024 – Centinaia di fiammelle e un solo grido di dolore: “Fermiamo la violenza sulle donne”. Pareva un fiume in piena, il corteo che si è snodato ieri alle 20 dal cimitero di Saltara fino alla piazza del paese, sfiorando l’abitazione di Ana Cristina Correia, la mamma di 38 anni, di origine brasiliana, massacrata a coltellate, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, dal marito, Ezio di Levrano, autista 54enne di origini pugliesi, davanti ai tre figli minori. Le condizioni del tempo non hanno scoraggiato affatto i partecipanti: tra di loro molte famiglie, uomini e donne, giovani e meno giovani, tutti animati dall’intenzione di esprimere con forza la propria condanna per quanto accaduto.

Guidata dalle massime autorità civili e militari del Comune e della Provincia, alla sfilata erano in tantissimi, tra esponenti di associazioni, istituzioni del territorio, e comuni cittadini. Presente la comunità brasiliana, i cui esponenti hanno esibito cartelloni con toccanti slogan contro i femminicidi: “E’ grazie al grembo di una donna che siamo in vita. Ogni donna è una dea che va amata e rispettata”, “siamo state amate e odiate, adorate e rinnegate, baciate e uccise solo perché donne. Giustizia per Ana Cristina, siamo tutte Ana Cristina”.

In centinaia hanno voluto ricordare la 38enne massacrata a coltellate dal marito

Rabbia e dolore, tra le frasi pronunciate e urlate, ma anche struggenti ricordi della vittima, descritta come una donna che amava la vita ed era sempre sorridente, allegra, ben disposta al dialogo. Molti la ricordano a spasso col suo cagnolino, oppure quando andava a prendere due dei suoi tre figli, che frequentavano l’istituto comprensivo Leopardi di Saltara. Il tratto gentile, sempre disposta a una battuta e qualche chiacchiera con gli altri genitori. C’erano gli anziani del circolo di Lucrezia di Cartoceto, dove Ana Cristina lavorava come barista e aveva portato una ventata di allegria: “Ci eravamo affezionati a lei, era come una persona di famiglia. Abbiamo chiuso il circolo e siamo venuti tutti qui per ricordarla”.

L'abbraccio di Saltara per Ana (fotoservizio Luca Toni)
Omicidio Ana Cristina Carreira Duarte Ezio Di LevranoFiaccolata a Saltara

Molti partecipanti sono venuti da altri paesi del circondario e anche da fuori provincia. Il sindaco, Pietro Briganti, con voce rotta a tratti dall’emozione, ha ringraziato i presenti, affermando che il delitto che si è consumato è “un atto di potere maschile contro una donna, frutto di arretratezza culturale”.

Ha poi esortato a denunciare gli atti di violenza, superando le paure e i retaggi culturali che spesso inducono al silenzio, sottolineando che la comunità deve reagire affinché si possa respingere ogni forma di sopraffazione, promuovendo una cultura di rispetto e amore per la vita. Infine il primo cittadino ha annunciato che in favore dei figli della compianta sarà avviata una raccolta fondi. Presenti alla cerimonia il vice prefetto Patrizia Savarese, il questore, Francesca Montereali, il presidente della provincia Giuseppe Paolini, l’assessore regionale Stefano Aguzzi, alcuni sindaci e parroci della provincia, il comandante della locale stazione dei carabinieri e altri esponenti istituzionali.