e Antonella Marchionni
Bisogna essere maggiorenni, per avere la patente, bisogna essere promossi in quinta elementare per frequentare le medie e bisogna essere operatori economici muniti di certe caratteristiche per poter ricevere affidamenti diretti da parte di Aspes. Stella Polare sembra l’eccezione che conferma la regola anzi, il regolamento. Confrontando infatti ciò che prevede il Regolamento per la costituzione e gestione dell’Albo degli operatori economici qualificati "Albo Fornitori" consultabile sul sito di Aspes, azienda partecipata comunale per il cento per cento delle quote e le caratteristiche dell’associazione culturale no profit costituita il 15 maggio dell’anno scorso, ci chiediamo come sia stato possibile che Aspes con gli abbia affidato 29.650 euro per le manifestazioni organizzate a Natale 2023 nell’ambito del programma "Pesaro nel cuore". Spieghiamo meglio. Il regolamento di Aspes, all’articolo 1, prevede la costituzione di un elenco dei fornitori e dei prestatori di servizi qualificati presso Aspes. "L’elenco – si legge – ha lo scopo di definire un numero di operatori economici (fornitori, esecutori di lavori e prestatori di Servizi) per i quali risultano preliminarmente comprovati i requisiti di capacità economica e finanziaria nonché i requisiti di capacità tecnica e professionale". Ma chi è un operatore economico, secondo Aspes? "Rientrano nella definizione di operatori economici – si legge nel regolamento –: gli imprenditori individuali, anche artigiani, e le società, anche cooperative; i consorzi fra società cooperative, tra imprese artigiane, i consorzi stabili" e altri soggetti tra cui non vediamo comparire le associazioni culturali.
"L’iscrizione all’Albo – puntualizza il regolamento – non vincola la Società, che si riserva la facoltà di invitare alle singole gare anche Operatori economici non iscritti, laddove ricorrano ragioni di necessità e/o di urgenza e/o di convenienza legate alla natura o alle caratteristiche specifiche del bene da acquisire o del servizio e/o lavoro da eseguire". Stella Polare e Opera Maestr sono associazioni culturali "gemelle". Stesso consiglio direttivo formato da Stefano Esposto, sua mamma Rosalba Bucari e suo cognato Filippo Gaudenzi. Stessa sede legale a casa dei primi due. Senza Durc (documento unico di regolarità contributiva), senza dipendenti, senza iscrizione Inps e Inail e senza iscrizione al Runts (il registro unico nazionale del terzo settore).
E per di più un’associazione che, al momento dell’affidamento per gli eventi natalizi finanziati da Aspes operava da una manciata di mesi (pur avendo già ricevuto 75mila da Comune appena un paio di mesi dopo la sua costituzione per la relaizzazione di murales sui muri del molo di levale al porto). Uno degli scopi che si intendono raggiungere con l’istituzione dell’albo, secondo quanto si legge nel regolamento, è quello di "introdurre criteri di selezione certi e trasparenti nelle procedure di acquisizione di beni, servizi e lavori che prevedono l’invito ad una pluralità di operatori economici".