Il turismo come industria del futuro attira capitali da fuori regione. Dopo mesi di trattative, l'hotel Caravan di via Monfalcone è stato acquistato da un imprenditore dell'Aquila. L'altra cordata in lizza era guidata da un imprenditore cittadino. L'hotel apparteneva a famiglie di Pesaro e Roma, con trattative iniziate alla fine della scorsa estate.
L'albergo, con 48 camere, sarà trasformato in condhotel, parte albergo e parte residenziale, senza volumetrie aggiuntive poiché il piano casa è scaduto, come afferma il sindaco. La comunicazione del passaggio di proprietà è stata fatta al primo cittadino Andrea Biancani dalle due agenzie immobiliari coinvolte nelle trattative. Entrambe le cordate avevano versato una caparra di 50mila euro, con una situazione di stallo risolta solo recentemente. Lo stabile è stato valutato intorno al milione di euro.
Questo è solo il primo passo di una primavera effervescente per il settore alberghiero cittadino. Sono attese autorizzazioni per l'abbattimento di due strutture storiche: l'Hotel Lido di viale Trieste, di proprietà del presidente della Vis Mauro Bosco, e l'hotel Sporting fronte mare su viale Nazario Sauro, di proprietà dell'imprenditore Enzo Cammillini. Cammillini ha già iniziato i lavori per 'tombare' la piscina e abbattere le tettoie dell'ex bar-ristorante.
Le situazioni del Lido e dello Sporting viaggiano in parallelo, poiché le strutture murarie non sono recuperabili. L'hotel Lido, con un locale al piano strada non di proprietà di Bosco, ha ottenuto l'ok per il passaggio delle camere sull'hotel Capitol, sempre di Bosco. Il Lido rinascerà come residence turistico, mentre lo Sporting come condhotel, con edificazione di due piani nell'area della piscina.
Non finisce qui: sono in corso lavori di ristrutturazione anche all'hotel Due Palme su viale Trieste, e Askarov, proprietario dell'hotel Flaminio Resort, sta rinnovando l'arredo interno e attende l'ok per il rifacimento della facciata. Askarov, nato a Baku e con passaporto russo, ha spostato i suoi affari tra Dubai e Turchia dopo la guerra con l'Ucraina.