Pesaro, 29 maggio 2024 – Inaugurato questa mattina all’ospedale di Muraglia il nuovo acceleratore lineare, un apparecchio per trattamenti radioterapici. "Da gennaio 2024, quando l’apparecchio è entrato in funzione, – ha spiegato il direttore della Radioterapia Claudio Blasi – sono già stati trattati 220 pazienti oncologici per un totale di 500 nuovi trattamenti, se si aggiungono quelli dell’altro acceleratore già esistente". L’obiettivo è di arrivare entro la fine anno ad un migliaio di nuovi trattamenti.
Due le unità operative impegnate nel funzionamento degli acceleratori lineari: la radioterapia e la fisica-medica. Il team è quindi composto da medici radioterapisti, tecnici di radiologia, infermieri e fisici. Gli acceleratori funzionano tutti i giorni, da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 20. "Il nuovo acceleratore lineare è costato – ha chiarito il direttore generale dell’Ast provinciale Alberto Carrelli – 2milioni 700mila euro (fondi Pnrr). Questa tecnologia, all’avanguardia, permette di erogare in maniera accurata e precisa alte dosi di radiazioni sul bersaglio tumorale, risparmiando quanto più possibile i tessuti sani limitrofi, per limitare eventuali effetti indesiderati".
“L’investimento per l’acquisto dell’acceleratore lineare – ha proseguito Carelli – si inserisce in un piano più vasto di 9milioni di euro destinati alle attrezzature. Inoltre sono da poco terminati i lavori di adeguamento della Tac di Pesaro, che sta per essere consegnata, e dalla prossima settimana partiranno i lavori per una nuova risonanza magnetica che andrà ad aggiungersi a quella già esistente". "L’acceleratore lineare, – ha aggiunto il dottor Claudio Blasi – è una macchina moderna, rapida e performante nelle principali tecniche di trattamento radioterapico in ambito oncologico".
“Questo è il progetto tecnologicamente più complesso di tutta l’Ast – ha chiarito la dottoressa Monica Bono direttore del Dipartimento di Neuroscienze – con macchine e sistemi informativi all’avanguardia e con tempi di risposta, per i malati oncologici, rapidi, confortevoli ed efficaci. I pazienti possono essere trattati, in tempi brevi, senza interruzioni, anche nel caso di guasti delle apparecchiature perché sono in funzione contemporaneamente due acceleratori lineari identici con la possibilità, quindi, di trasferire i pazienti dall’uno all’altro". Ci tiene la dottoressa Bono a sottolineare come "il progetto sia stato portato a termine in sei mesi, un tempo record non solo per le Marche ma per tutta Italia".
L’utilizzo dell’acceleratore sta contribuendo, secondo i sanitari, a contrastare la mobilità passiva: "Si rivolgono a noi – spiega il dotto Blasi – non solo i pazienti della provincia ma anche quelli da fuori regione, siamo soddisfatti del lavoro che stiamo facendo". Massima disponibilità dell’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini (presente ieri mattina al taglio del nastro, insieme al consigliere regionale Nicola Baiocchi e al direttore Carelli) a dotare la sanità pesarese di tutte le tecnologie di cui ha bisogno.
“Se ci sono macchine a livello nazionale che vi interessano – ha detto Saltamartini – fatecelo sapere: noi ve le porteremo. Faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità, in termini di tecnologie e reperimento dei medici, attraverso i concorsi. Siamo orgogliosi di essere a Pesaro, le nuove strumentazioni stanno arrivando, il nuovo ospedale lo stiamo realizzando: credo che il cambiamento sarà sempre più tangibile".