Pesaro, 7 maggio 2024 - E mentre l’inchiesta sul latte adulterato è in pieno svolgimento, non manca l’inchiesta anche sul miele etichettato in maniera fraudolenta. Falsa etichettatura: il miele non è d’acacia ma millefiori. È l’ipotesi su cui infatti indaga la procura di Pesaro e che è stata avanzata nelle scorse settimane, contro un’azienda agricola pesarese.
I carabinieri del Nucleo investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale del Gruppo Forestale di Pesaro e Urbino, hanno sequestrato infatti 600 chili di miele millefiori etichettato, secondo l’ipotesi d’indagine, in maniera fraudolenta come miele di acacia.
L’indagine ha avuto origine a seguito di un’attività di controllo svolta nei confronti di un’azienda agricola che si occupa, tra l’altro, di apicoltura.
I militari hanno trovato il miele contenuto in fusti presenti all’interno del magazzino del punto vendita: è stato campionato per essere sottoposto all’analisi “melissopalinologica” per accertarne l’origine geografica e botanica. Alla luce dei risultati delle analisi di laboratorio e’ stato appurato che il miele non era appunto di acacia ma millefiori e quindi con un valore di mercato quasi tre volte inferiore.