ALICE MURI
Cronaca

Trattori, ultima sfilata. Solidarietà ma anche code: "La protesta non finisce"

Ieri mattina il terzo corteo dei mezzi ha creato qualche imbottigliamento. Davide Rossi, il portavoce: "Moltissimi ci hanno portato cibo al presidio. La nostra è una battaglia anche per i consumatori, vedremo come proseguirla".

Ieri mattina il terzo corteo dei mezzi ha creato qualche imbottigliamento. Davide Rossi, il portavoce: "Moltissimi ci hanno portato cibo al presidio. La nostra è una battaglia anche per i consumatori, vedremo come proseguirla".

Ieri mattina il terzo corteo dei mezzi ha creato qualche imbottigliamento. Davide Rossi, il portavoce: "Moltissimi ci hanno portato cibo al presidio. La nostra è una battaglia anche per i consumatori, vedremo come proseguirla".

Dopo tre cortei che hanno attraversato la città (l’ultimo ieri mattina) ed il presidio allestito da martedì vicino all’ingresso dell’autostrada, la protesta dei trattori volge al termine. Almeno per questa prima cinque giorni di manifestazione, visto che a breve potrebbe ripartire, perché come spiegano gli stessi organizzatori, dopo il sostegno ottenuto dai sindaci e dalle istituzioni del territorio ma anche dalla cittadinanza, la battaglia non è finita.

"Questa mattina (ieri, ndr.) abbiamo sfilato con i nostri trattori lungo le strade di Pesaro per l’ultimo corteo in programma in questi giorni – spiega Gabriele Rossi, portavoce del comitato "Orgoglio Agricolo" che ha organizzato la manifestazione -. E’ stato un altro corteo molto bello, al quale hanno partecipato oltre un centinaio di agricoltori, così come quello di giovedì sera, quando siamo arrivati fino al centro città e alla zona mare, con un percorso più lungo".

Qualche cittadino rimasto imbottigliato nel traffico che è stato creato dal lungo serpentone dei mezzi, ieri mattina si è un po’ spazientito, ma in tanti hanno invece dimostrato grande solidarietà ai manifestanti: "Noi non abbiamo ricevuto proteste – dice Rossi – anzi tantissime persone ci hanno dimostrato il loro appoggio. Ce lo aspettavamo? Sapevamo che questa era una battaglia non soltanto per gli agricoltori ma anche per i consumatori. Noi chiediamo un prezzo equo per il grano, chiediamo di limitare le importazioni dall’estero, chiediamo etichette chiare nei prodotti in vendita e la tutela del made in Italy. E’ interesse di tutti ottenere questi risultati. Moltissime persone infatti sono venute al presidio per dimostrare la loro vicinanza: c’è chi ci ha portato le castagnole fatte in casa, il vino, i salumi, la pasta, per condividere con noi anche il tempo che abbiamo passato al presidio. Questa vicinanza ci ha commosso e ci da anche la forza per continuare. E’ per questo che la protesta e le giornate di manifestazione potrebbero non concludersi domani (oggi, ndr) con il presidio in piazza del Popolo. Con ogni probabilità proseguiremo".

Al fianco degli agricoltori anche i sindaci del territorio. Dopo l’incontro di mercoledì, infatti, altri primi cittadini sono passati ieri al presidio: "Abbiamo avuto un incontro con i sindaci di Fermignano, Sant’Angelo in Vado, Urbania, Montecalvo in Foglia, Borgo Pace e Vallefoglia – aggiunge Gabriele Rossi -. Tutti hanno condiviso la nostra protesta così come la richiesta a Regioni e Governo di dichiarare lo stato di crisi delle piccole e medie aziende agricole e della pesca. Oggi ci hanno detto che saremo invitati a presentare il nostro documento con le ragioni della protesta e le nostre richieste alla prossima assemblea del Comitato dei sindaci del territorio della provincia di Pesaro e Urbino. Questo è davvero un bel passo avanti".

Dell’incontro con gli agricoltori parla anche il sindaco di Vallefoglia, Palmiro Ucchielli, presente al presidio con l’assessore Angelo Ghiselli: "Se vogliamo garantire alimenti sani e sicuri per la nostra popolazione – dice - non possiamo permettere che continuino ad entrare nel nostro mercato prodotti da paesi che non rispettano gli stessi standard, utilizzando pratiche agricole meno sostenibili".