FRANCESCO PIERUCCI
Cronaca

Trapianti, boom di assensi arriva il plauso dei medici

Silvia Andreassi, coordinatore per la donazione di organi all’ospedale di Urbino: "Nel 2023 abbiamo avuto dati triplicati grazie alla grande sensibilizzazione".

Trapianti, boom di assensi arriva il plauso dei medici

Cosa significa dire sì alla donazione di organi e tessuti? Lo scopriamo con la dottoressa Silvia Andreassi, coordinatore ospedaliero per la donazione di organi e tessuti dell’ospedale di Urbino dove sono triplicate le donazioni di organi nel 2023, raggiungendo il numero di 6 per gli organi e 20 di cornee. Oggi è la 27esima edizione della Giornata nazionale per la donazione e trapianto di organi e tessuti e, alle 18.30, al Santa Maria della Misericordia sarà celebrata una messa per onorare le famiglie e il ricordo dei tanti donatori.

Quello di Urbino è un territorio generoso?

"Sì, spicca il Comune di Cantiano in cui l’88.3% degli abitanti si è espresso a favore della donazione, una percentuale significativa, stimolante per tutti noi, che racchiude una grande dimostrazione di altruismo e impegno verso il prossimo e il desiderio di esprimere liberamente la propria volontà. Noi sanitari dell’ospedale di Urbino onoriamo la volontà alla donazione e questo è possibile solo grazie all’impegno di tutti i medici e infermieri della rianimazione, della sala operatoria, della direzione medica e degli altri reparti dell’ospedale, degli specialisti neurologi e anatomo patologi di Pesaro e soprattutto del Centro regionale trapianti di Ancona, Banca degli occhi di Fabriano e Centro nazionale trapianti".

Come si può dare il consenso?

"In Comune durante il rilascio della carta di identità elettronica. Tramite l’Aido, l’associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule, utilizzando sul il loro sito tramite lo Spid oppure scaricando e il modulo e inviandolo alle sedi locali dell’associazione. Ma anche presso l’Azienda sanitaria locale firmano il modulo di volontà; oppure con il tesserino del Cnt o tesserino blu del Ministero della Salute dal sito istituzionale. Ma anche con un foglio bianco dove si riporta la volontà di donazione con i propri dati e la firma".

Come avviene la donazione e c’è un limite di età?

"Non esistono dei limiti di età. Siamo in grado di utilizzare organi che fino a qualche anno fa non sarebbero mai stati prelevati. La donazione è gratuita e anonima e può avvenire in seguito alla diagnosi di morte cerebrale o cardiaca e se il defunto non ha espresso in vita la volontà. Nel caso può avvenire solo se i familiari aventi diritto non si oppongono. In caso di morte cardiaca sarà obbligatorio eseguire un elettrocardiogramma per almeno 20 minuti, nel caso di quella celebrare si riunisce un collegio di 3 specialisti medici che per almeno 6 ore consecutive osserveranno e ripeteranno scrupolosamente test clinici e strumentali documentandoli. Ogni anno, grazie al trapianto, migliaia di persone trovano una cura efficace e tornano a una vita piena".

Si può donare anche da vivi, continuando poi il proprio percorso di vita?

"Sì, il rene e una porzione del fegato. Dal 2012 è consentito anche il trapianto parziale tra persone viventi di polmone, pancreas e intestino".