REDAZIONE PESARO

Traffico internazionale di cocaina: udienza preliminare a Pesaro per 8 imputati

A Pesaro, 8 imputati coinvolti in un traffico internazionale di cocaina. La droga arrivava dal Venezuela in ovuli.

A fianco (foto d’archivio) una delle operazioni fatte dalla Squadra Mobile contro il traffico internazionale di droga: qui gli agenti stanno conducendo fuori dall’aeroporto uno degli arrestati

A fianco (foto d’archivio) una delle operazioni fatte dalla Squadra Mobile contro il traffico internazionale di droga: qui gli agenti stanno conducendo fuori dall’aeroporto uno degli arrestati

Ovuli di cocaina ingeriti in Venezuela e "restituiti" sulla piazza pesarese. Ieri mattina si è svolta dinanzi al gup del tribunale di Pesaro l’udienza preliminare del procedimento che vede coinvolti 8 imputati di cui 6 pesaresi accusati, a vario titolo, di far parte di un traffico internazionale di droga. L’indagine era stata condotta dalla Squadra mobile della polizia di Pesaro che, a luglio dell’anno scorso, aveva arrestato il 54enne S.B., difeso dall’avvocato Gianluca Sanchini, trovandogli in casa quasi 700 grammi di cocaina, in parte divisa in 45 ovuli per un totale di quasi 3mila dosi. Il tutto corrisponde ad un valore sul mercato di circa 70mila euro. La cocaina, secondo l’accusa, arrivava a Pesaro tramite l’attività di intermediazione di altri due imputati, N.J.G, 48 anni, venezuelano e J.A.F.A., 41 anni, dominicano, difesi dagli avvocati Marco Lucentini ed Enrico Graziosi. Il primo, secondo l’accusa, si occupava dei rapporti con l’estero, un po’ come l’ufficio acquisti di una grande azienda commerciale. Teneva i rapporti con i fornitori, faceva gli ordini e si occupava dei viaggi dei cosiddetti "ovulatori" anche in veste di accompagnatore di coloro che avevano ingerito gli ovuli. Il secondo, invece, aveva la delega alla distribuzione nel territorio pesarese della droga e suo era il ruolo di consegnarla ai cessionari italiani. I legali dei due sudamericani ieri mattina hanno eccepito la non competenza territoriale del tribunale di Pesaro sostenendo che il luogo di consumazione del reato sia in realtà Bologna, ossia la città di aeroportuale di arrivo dall’estero. Tra gli imputati anche il titolare di un’attività di commercio ambulante di porchetta. L.S., 47 anni, anche lui pesarese, difeso dall’avvocato Matteo Mattioli. E’ accusato di aver acquistato dal 54enne pesarese parecchie dosi di cocaina che, a sua volta, avrebbe rivenduto a clienti per lo più abituali anche facendogli, all’occorrenza, un po’ di sconto. Accusati anche altri 2 uomini pesaresi: il 52enne M.T difeso dall’avvocato Danilo Del Prete e, per favoreggiamento, il 40enne A.S., rappresentato dall’avvocato Lucilla Fabi. Davanti al gup anche due donne: E.S., 43enne, difesa dall’avvocato Danilo Del Prete e F.B., 50enne, con l’accusa di estorsione, residente a Gradara e difesa dall’avvocato Gianluca Sanchini. Quest’ultima, secondo l’accusa, avrebbe sollecitato per conto del 54enne che si trovava in carcere, un debito di droga di 5mila euro a due consumatori minacciandoli che, se non avessero pagato (anche chiedendo un prestito o utilizzando la propria tredicesima), sarebbe successo qualcosa di brutto alla loro figlia.

Antonella Marchionni