Torri di Muraglia, il sindaco di Pesaro con le mani legate: “Diritto acquisito dai proprietari”

Sull’edificazione di due torri da 40 metri Biancani ricostruisce il dossier: “È l’area della fabbrica Carloni Quanto i titolari l’hanno chiusa hanno avuto, sulla base del Prg del 2001, la stessa capacità edificatoria”

In questa rappresentazione grafica, l’impatto che dovrebbero avere le due torri alte 40 metri nei pressi del campo da calcio

In questa rappresentazione grafica, l’impatto che dovrebbero avere le due torri alte 40 metri nei pressi del campo da calcio

Pesaro, 18 novembre 2024 – “Se dovessi decidere oggi per due edifici alti 40 metri su 12 piani per un totale di 80 appartamenti, direi di no – dice il sindaco Andrea Biancani sulla colata di cemento in previsione sul quartiere di Muraglia –. Ma non è che uno si alza la mattina e dice di no perché quello è un diritto acquisito”.

E sarebbe?

“L’area in questione dove è prevista questa edificazione è quella dove una volta insisteva la fabbrica Carloni, i cui titolari sono poi anche i proprietari dell’area. Fra l’altro anche un’azienda che aveva avuto problemi tra i residenti per le questioni legate alla presenza dell’amianto. Quindi quando hanno chiuso la fabbrica hanno avuto, sulla base del vecchio Piano Regolatore del 2001, una capacità edificatoria pari ai volumi della fabbrica”.

E ora che succede?

“Succede che dopo 23 anni la fmiglia Carloni, che ha sempre pagato le tasse su quei terreni, ha presentato all’amministrazione il piano particolareggiato con la previsione dei due palazzi e di tutti i parcheggi che devono essere sufficienti per le famiglie che vi andranno magari ad abitare e anche il verde”.

Qualcuno dice: spostiamo tutto da un’altra parte, in un’area meno impattante e senza il Genica accanto. Lei cosa risponde?

“Che queste cose non le può decidere l’amministrazione ma il proprietario del terreno”.

Ma in un momento di crisi e con il mercato immobiliare pressoché fermo, la famiglia Carloni parte mettendo sul mercato 80 appartamenti?

“Questo è un altro paio di maniche – risponde il sinbdaco –. Ripeto, hanno presentato il piano particolareggiato dell’area di loro proprietà ma non è detto che poi i due palazzi vengano realizzati. Comunque ho intenzione nei prossimi giorni di acquisire tutte le informazioni riguardanti non solo questa edificazione, ma anche le altre due lottizzazioni previste nel vecchio piano regolatore e quindi affrontare i problemi con i tecnici dell’Urbanistica. Comunque è bene ribadire un concetto su questa vicenda: si tratta di una capacità edificatoria prevista nel vecchio Prg per cui noi ora non possiamo alzarci la mattina e cancellare un diritto acquisito”.

Una vicenda, questa di Muraglia, che sta facendo discutere. E c’è ulteriore benzina sul fuoco perché già i rappresentanti dei Verdi, nei mesi scorsi, avevano sollevato molte critiche per i lavori riguardanti l’adeguamento della viabilità in funzione proprio dell’edificazione del nuovo ospedale di Muraglia.

Per la cronaca sono previsti altri due comparti: uno in via Lombroso pari a 30mila metri cubi, e un altro di 60mila metri cubi in via Dei Colli e cioè la strada che porta fino a Novilara. Quest’ultima lottizzazione è proprio davanti all’imbocco dell’arteria che porta fino al quartiere Ledimar.

m.g.