REDAZIONE PESARO

“Terry“, conspiracy thriller unisce Croazia e Urbino

E’ uscito l’ultimo lavoro di Andrea Aromatico. Al centro il rappporto col cane "La mia storia è intensa, con tanti colpi di scena. I temi sono di attualità".

Andrea Aromatico con il suo romanzo

Andrea Aromatico con il suo romanzo

Un romanzo nato da una “visione“ che in pochi giorni ha scalato le classifiche di Amazon tra i conspiracy thriller: si intitola “Terry“ e a scriverlo è un urbinate, Andrea Aromatico.

Com’è nata l’idea di scrivere questo romanzo? "Un giorno mentre giravo con il mio cane Terry, un pastore tedesco femmina, per le campagne della Croazia, dove vivo da un po’ di anni, mi sono chiesto: “E se tutto questo mi fosse portato via, come reagirei? Cosa farei se dovessi ritrovarmi solo col mio cane, e forze oscure dovessero addirittura separarmi anche da lei? E cosa farei, se dovessi scoprire che tutta la mia vita è stata una bugia?“. Da qui è partita l’onda creativa che mi ha fatto scrivere il libro, che appunto parla di un uomo e del suo cane, particolarissimo, rimasti soli al mondo e costretti a trasformarsi in due ‘guerrieri della luce’ per contrapporsi a forze oscure apparentemente onnipotenti".

Chi è Terry, nel romanzo? "Una splendida femmina di pastore tedesco dal manto quasi tutto nero, che il destino ha fatto arrivare in mano a una famiglia italo-russa trasferitasi a vivere in Croazia in un luogo selvaggio. Sulle prime, sembra essere solo un cane, poi si rivelerà essere molto di più. Tanto che attorno a lei e alle sue vicende si scatenerà una vera e propria caccia da parte di poteri occulti da sempre dediti al dominio del mondo e al controllo dell’intera umanità".

Quali sono i luoghi del libro? "Il romanzo inizia a Zara, in Croazia, ma dopo poco il lettore verrà catapultato in lungo e in largo per il mondo, arrivando anche a Urbino e a Pesaro, dove avverranno due eventi cardine della trama".

Online il libro è tra i più venduti thriller di cospirazione. Pensa sia il genere giusto? "È un techno thriller ad alta tensione, che si dipana lungo una trama dalle fortissime connotazioni spy story. Ho cercato di essere originale, muovendomi fra sentimenti ed intrighi internazionali, storia contemporanea e geopolitica, avventura, dolore e passione. Ma in fondo, ogni storia parla dell’eterna lotta fra bene e male, e “Terry“ non fa eccezione".

Generi che ama anche da lettore? "Certo! Non si può essere uno scrittore di un genere senza esserne anche lettore. E non solo: amo anche film e serie TV a tema".

Quanti colpi di scena troveremo? "Tanti: bisogna leggerlo tutto per capirli e scovarli. Ma credo sia facile: la storia è intensa e i temi di assoluta attualità".

Quanto tempo ha impiegato a scriverlo? "Tre anni di studi e ricerche per stendere la trama e poi otto mesi di scrittura continua, seguita da qualche mese di revisioni, coadiuvato da tanti amici e correttori".

L’amicizia uomo-cane è fondamentale nel romanzo. Crede lo sia anche nella vita di tutti noi? "Come insegna la storia di Ulisse e del cane Argo che lo attende per vent’anni, da sempre il cane ha “scelto“ l’uomo come compagno e ci ha aiutato nella nostra evoluzione. Da allora, per qualsiasi uomo sulla Terra che si senta solo e abbandonato, c’è sempre un cane pronto ad adottarlo per riempirlo d’affetto e compagnia".

Giovanni Volponi