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Terremoto, la scossa in diretta a Fano tv: il video diventa virale

Il decano dei giornalisti fanesi, Massimo Foghetti, lascia lo studio: "Non sapevo cosa fare. Ma era necessario capire cosa stesse accadendo"

Fano, 10 novembre 2022 - E’ toccato al decano dei giornalisti fanesi gestire, in diretta tv, la scossa più forte degli ultimi 90 anni (magnitudo 5.7). Molto simile per intensità, secondo il sito dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, al terremoto del 1930 di magnitudo 5.8 che provocò il danneggiamento e la successiva demolizione del tetto della chiesa di San Francesco, mai più ricostruito. Stavolta danni così gravi non ci sono stati, ma l’eco che ha avuto l’evento sismico sulla ribalta nazionale si è incarnata nel volto di Massimo Foghetti, che ieri alle 7.07 si trovava negli studi dell’emittente fanese per la quotidiana rassegna stampa.

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Massimo Foghetti fugge dallo studio
Massimo Foghetti fugge dallo studio

Il filmato della sua comprensibile paura e successiva fuga è finito sulle più importanti tv nazionali e su praticamente tutti i siti d’informazione. Il collega, come avviene quotidianamente, alle 7 di ieri mattina ha iniziato la consueta lettura dei quotidiani, drammaticamente interrotta alle 7.07, dalla prima forte scossa di magnitudo 5.7, durata per 12 lunghi secondi, seguita subito dopo da un’altra scossa di minore entità, ma comunque forte. Foghetti pur nella concitazione del momento, non ha perso il sangue freddo, mantenendo il collegamento: "C’è stata – ha detto in diretta – proprio in questo momento una grossa scossa di terremoto che ha investito la città di Fano: è stata molto, molto forte. Attenzione. Cerchiamo di verificare cosa sia accaduto".

Non ha fatto in tempo ad aggiungere che ci sarebbero potute essere ulteriori scosse di assestamento, che lo studio televisivo ha iniziato a tremare per la seconda volta. "Ho cercato di gestire la notizia in diretta – commenta il giornalista – non ho avuto dubbi sul fatto che fosse il terremoto. Ho sentito un grande boato e subito dopo la scossa, ero in allerta, ma davvero non sapevo cosa fare. Sono tornato alla scrivania per spiegare alla gente quanto stava accadendo: in quel momento c’erano persone che si preparavano ad uscire per andare a lavorare o per accompagnare i figli a scuola. Poi alla seconda scossa ho pensato che fosse opportuno interrompere il collegamento, il tempo necessario per acquisire informazioni e comprendere cosa fosse accaduto fuori dallo studio tv, nella città, e se le due scosse avessero provocato danni oppure no".

"Abbiamo ripreso la diretta dopo pochi minuti – prosegue il racconto Foghetti – aggiornando i telespettatori sulle notizie in quel momento in nostro possesso. Poi abbiamo contatto il Coc (Centro operativo comunale) che ha la sede in via Borsellino, nel nostro stesso stabile, intervistando il vicesindaco e assessore alla Protezione civile Cristian Fanesi (è stato lui a coordinare gli interventi in assenza del sindaco Massimo Seri che fino a ieri si trovava a Bruxelles) e Saverio Olivi del Club Mattei-Protezione civile". Insomma, il tempo di riprendersi dallo spavento e poi via, di nuovo con i microfoni accesi.