"Vietato pronunciare il nome ‘Opera Maestra’ in commissione. Abbiamo assistito ad una levata di scudi dei membri di maggioranza al solo nominare l’associazione culturale che, da parte della Fondazione Pescheria, ha ricevuto oltre 39mila euro per la realizzazione dei 14 totem in polistirolo a forma di cuore di Pesaro Capitale". E’ quanto segnala Giulia Marchionni, consigliera di centro destra e presidente della commissione enti e partecipate insieme alla collega Cristina Canciani. Durante la seduta di ieri pomeriggio sono stati ascoltati il vicesindaco Daniele Vimini, assessore alla cultura e presidente della Fondazione, Silvano Straccini, direttore generale dell’ente e il dirigente Gianni Galdenzi. "Gli abbiamo chiesto perché abbiano affidato l’incarico proprio a un’associazione culturale senza Durc e senza dipendenti e non ad un’azienda iscritta alla Camera di Commercio come prevede il loro stesso regolamento per la costituzione di un elenco di operatori economici interessati all’affidamento di contratti di servizio e forniture. Ci hanno risposto che quel regolamento è successivo al conferimento dell’incarico a Opera Maestra e comunque non è vincolante. Ci domandiamo perché si siano presi il disturbo di fare un regolamento se possono decidere in base al proprio arbitrio di non rispettarlo. Per arrivare a questa risposta abbiamo dovuto insistere perché secondo la maggioranza presente con i propri membri quel nome non andava affatto pronunciato in quella sede. Peccato che Opera Maestra sia l’unico soggetto a cui la Fondazione abbia pagato un lavoro di cui siamo a conoscenza. Siamo ancora in attesa di conoscere i mandati di pagamento verso terzi. Ad una nostra precedente richiesta di chiarimento, infatti, il direttore Straccini ci aveva risposto che la Fondazione non effettua mandati di pagamento ma solo bonifici".
Opera Maestra, infatti, aveva avuto l’affidamento dalla Fondazione Pescheria di fornire i 14 totem di Pesaro2024. L’incarico era stato dato in base al documento n. 5 del 26 maggio 2023 per un corrispettivo di 39.833 euro: ne sono "sopravvissuti" due situati all’ingresso dell’autostrada e davanti alla Vitrifrigo Arena, gli altri sono stati rimossi perché rovinati. L’incarico ad Opera Maestra non era stato casuale ma, come specifica il documento della Fondazione, è stata effettuata "un’indagine informale mediante richiesta di preventivo agli operatori economici locali del settore di riferimento" e, a tal proposito, "sono stati esaminati tre preventivi" come ci ha confermato il vicesindaco e presidente della Fondazione Pescheria Daniele Vimini. Uno di questi, presentato in data 11/04/2023, è quello dell’associazione culturale no profit Opera Maestra. Questo e gli altri due ci sono stati inviati a seguito di una richiesta di accesso agli atti che abbiamo inoltrato alla Fondazione. Nel testo del preventivo di Opera Maestra non viene mai menzionato che si tratta di una no profit. Degli altri due uno è stato presentato il 19/03/2023 con offerta al prezzo unitario di 5.500 euro più iva da parte di Art&Pix srl di Rimini e l’altro, del 20/03/2023, da 6mila euro più Iva da parte della Tecum con sede in provincia di Macerata. Queste ultime due sono realtà aziendali e non associazioni culturali no profit.