
Vittorio Nicolucci sindaco di Apecchio
Il Tribunale Ammnistrativo Regionale ha accolto ieri l’istanza cautelare presentata dal Comune di Apecchio contro la delibera regionale che prevedeva l’accorpamento dell’Istituto Comprensivo “Scipione Lapi“ di Apecchio all’Istituto Comprensivo “E. Mattei“ di Acqualagna. Il Tar ha ordinato alla Regione Marche di riesaminare entro 45 giorni l’intero procedimento, confrontandosi con gli enti coinvolti (Comune, Provincia, Scuola e altri) e motivando adeguatamente le eventuali scelte future. " Siamo molto soddisfatti – fa sapere il sindaco di Apecchio Vittorio Nicolucci –. L’amministrazione comunale, con una decisione unanime, ha ritenuto di utilizzare gli strumenti a propria disposizione per difendere l’istituto Lapi, un presidio emblematico della comunità e del territorio, fondamentale per la formazione dei nostri ragazzi. Ora, intanto, l’Ordinanza del Tar riconosce le motivazioni su cui si è fondato il ricorso del Comune, ampiamente riportate negli atti della Giunta comunale e della Provincia. L’ordinanza del Tar sottolinea, anche giuridicamente, lo status di Comuni Montani: le Aree Interne finalmente considerate non solo come mera descrizione geografica e paesaggistica ma come territori che esprimono valori e diritti ai servizi".
Sull’argomento interviene con una nota anche l’assessore regionale Chiara Biondi: "In merito alla ordinanza, va chiarito che il Tar ha accolto in via cautelare la richiesta di sospensiva, non il ricorso nel merito. La decisione non sancisce l’illegittimità dell’operato della Regione, invita l’amministrazione regionale a compiere un approfondimento tecnico e motivazionale sulle scelte effettuate in tema di dimensionamento scolastico. Si tratta dunque di una sospensione temporanea, che consente alla Regione di integrare, nei successivi 45 giorni, le motivazioni già contenute negli atti adottati. La programmazione della rete scolastica è un atto complesso e delicato – aggiunge la Biondi – ma necessario per garantire una distribuzione coerente e sostenibile dell’offerta formativa, soprattutto in territori fragili e a bassa densità scolastica. La Regione ha sempre operato con senso di responsabilità, salvaguardando la qualità del servizio educativo e tutelando le esigenze degli studenti e delle famiglie, nel rispetto dei vincoli imposti a livello nazionale. Accogliamo quindi con serietà e attenzione il contenuto delle ordinanze, e già da ora siamo al lavoro per fornire tutti gli elementi integrativi richiesti, proseguendo il confronto con i territori, così come è sempre stato nello spirito di dialogo che ha accompagnato l’intero percorso".
Amedeo Pisciolini